E’ ancora presto per dire se è appena scoppiata la guerra fra la disastrata azienda capitolina dei trasporti e le Ferrovie dello Stato (che nei mesi scorsi non avevano nascosto l’interesse per Atac), ma certo, si segnala una prima “vittima”: Metrebus, il biglietto integrato che dal 1994 ha facilitato la vita di centinaia di migliaia di pendolari romani.   Secondo quanto riportato nell’edizione locale del quotidiano “La Repubblica”, Trenitalia (parte del consorzio Metrebus insieme ad Atac e Cotral) avrebbe inviato una lettera alla Regione, al Comune e all’amministratore unico di Atac, Manuel Fantasia, annunciando la «conferma della disdetta dal sistema Metrebus a far data dal 1° novembre del 2016».   Dunque le Ferrovie dello Stato,- scrive il giornale- pur riconoscendo che l’accordo ha prodotto negli anni importanti risultati, ritengono che la gestione del ticket unico presenta grosse criticità che sono insostenibili per il gruppo e che impongono a Trenitalia di “riconsiderare la convenzione”.
Alla base della motivazione il debito di 47 milioni di euro maturato dall’Atac (riportato nel bilancio 2015), nei confronti di Trenitalia. Nella lettera si parla infatti di: «l'ingente posizione debitoria di Atac; l'assenza di parità di condizioni tra i vettori di bigliettazione elettronica, con l'impossibilità di vendere i biglietti da parte di Trenitalia; la limitata possibilità di controllo dei titoli a bordo treno». Un addio che diventerà operativo a partire dal 1 gennaio 2017 (il tempo necessario per la sostituzione dei titoli Metrebus con quelli delle singole aziende) e salvo diversa deliberazione della Regione Lazio.