La "guerra" all'auto privata può essere vinta solo se ai cittadini viene data la possibilità di scegliere il metodo di spostamento più economico ed efficiente. I numeri, almeno a Milano, dicono che uno spostamento su tre, all'interno della città, viene fatto ancora con l'auto privata, poco meno di sei su dieci con i mezzi pubblici,soltanto il 7 per cento con uno scooter e il 6 in bicicletta. Nell'area metropolitana il mezzo privato stacca tutti: sei su dieci usano l'auto privata, meno del 40 per cento scelgono i mezzi pubblici.    Da qui il progetto "Mobility4Mi" preparato dal Comune di Milano che partecipa al bando del Ministero dell'Ambiente per la mobilità sostenibile: 5 milioni (di cui 3 provenienti dai fondi messi dal governo) per sviluppare una serie di interventi concreti sulle infrastrutture e di collaborazione con società.   Nel piano il Comune si impegna a usare i suoi fondi – alcuni già finanziati – per quattro capitoli: il primo (valore 900mila euro) è la realizzazione di 6 velostazioni, dove poter parcheggiare in sicurezza la propria bicicletta, fare piccoli lavori di riparazione e noleggiare le due ruote – in corrispondenza delle più importanti stazioni di interscambio con metropolitane e ferrovie,    Secondo capitolo, per 200mila euro, l'installazione di 300 nuove rastrelliere vicino a scuole, università, fermate del metrò. Terzo: 15 nuove stazioni del bike sharing e 300 nuove bici gialle – tra quelle tradizionali e a pedalata assistita – per rendere più capillare il servizio nelle zone già servite ed estenderlo dove non arriva (spesa prevista, 750mila euro).Da ultimo, con 160mila euro si pagherà lo straordinario del personale già in servizio che verrà dedicato alprogetto, che ha una sperimentazione di due anni.