Aumento degli abbonamenti dell'Alta Velocità

Trenitalia: contratto di servizio per i pendolari AV

Trenitalia: contratto di servizio per i pendolari AV

L'ad di Fs, in audizione alla Commissione trasporti del Senato, indica nel contratto di servizio la strada alternativa all'aumento degli abbonamenti per i pendolari dell'Alta Velocità

Per evitare che l'Alta velocità operi in perdita, si devono aumentare i prezzi degli abbonamenti. Se si ritiene che l'aumento dei costi degli abbonamenti non siano sopportabili per i pendolari, allora il servizio deve essere considerato pubblico e lo Stato deve ripianare i mancati incrementi degli abbonamenti". Questo il senso dell'intervento dell'ad di FS Renato Mazzoncini all'audizione alla Commissione trasporti che si è tenuta ieri al Senato.   Nel corso dell'audizione l'amministratore delegato di Fs ha illustrato i numeri della percorrenza sull'alta velocità di alcune fra le tratte più trafficate:   «Il Torino-Milano delle 7.20 – ha affermato Mazzoncini – ha il 92% di abbonati a bordo, il Napoli-Roma delle 6.10 è al 94%. Il singolo treno è in perdita enorme se tutti i biglietti vengono venduti con l'80% di sconto. E se ogni mattina abbiamo 20 treni in perdita, prima o poi verranno cancellati».   Come diffuso da Trenitalia nei giorni scorsi i rincari degli abbonamenti sono previsti a partire dal prossimo 1° febbraio: 35% in più se si vorrà replicare l'abbonamento 7 giorni su 7 in tutte le ore; 20% in più se ci si limita al lunedì-venerdì. Per poter risparmiare occorre limitarsi alla fascia oraria 9-17, quella che esclude l'ora di punta dei pendolari.   Dunuque, numeri alla mano il numero uno di FS ritiene che la strada alternativa ai rincari sia la stipula di un contratto di servizio, come quello firmato nei giorni scorsi per gli Intercity con i ministeri delle Infrastrutture e dell'Economia e che per i prossimi 10 anni prevede un esborso di circa 3,5 miliardi da parte dello Stato.   In conclusione dell'incontro Trenitalia si è detta disponibile ad adottare soluzioni transitorie in attesa della convocazione di un tavolo Stato- Regioni che metta definitivamente il punto alla questione abbonamenti per i pendolari.

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