Dopo la prima sperimentazione inaugurata nel 2004 e naufragata per mancanza di utenti il Comune di Modena ritenta la carta del Car Sharing elettrico
La prima sperimentazione del servizio di Car Sharing nella città della secchia rapita risale al 2004: l'esperimento fallì per mancanza di utenti e il Comune, nel 2010, decise di chiuderlo. Sono passati "solo" sette anni ma il numero sempre crescente di cittadini che ricorrono all'auto condivisa ha fatto cambiare idea all'amministrazione comunale. Dunque, si riparte con il car sharing elettrico: nei giorni scorsi l'amministrazione ha impegnato circa 9mila euro per la predisposizione di quattro colonnine di ricarica per i mezzi elettrici al Parco Ferrari. L'intervento sarà realizzato da Hera Luce e i dispositivi saranno montati e gestiti da Cs group di Livorno, l'azienda cui l'Aess, l'Agenzia per l'energia e lo sviluppo sostenibile di cui il Comune è socio fondatore, ha affidato direttamente il servizio in via sperimentale dopo che al bando non erano pervenute candidature. Altri 14 stalli riservati al parco e altri 14 nelle postazioni individuate sul territorio arriveranno a breve: al termine dei lavori, chi gestirà il servizio avrà poi 30 giorni per avviare il car sharing elettrico, che in questa prima fase riguarderà la messa in esercizio di 20 veicoli, implementabili fino a 50. A differenza della vecchia sperimentazione, integralmente sostenuta dall'amministrazione, questa volta parte dei fondi (50 mila euro) rientrano nell'ambito del Progetto europeo Transition Cities. Una volta a regime il servizio sarà condotto in toto dal privato. Ancora da definire il prezzario del car sharing modenese: dove già attivo la tariffa oraria media è compresa tra i 10 e i 13 euro, mentre per le brevidistanze il costo è di circa 20 centesimi al minuto.