Dopo la prima bocciatura datata 2016 Sad, insieme a LiBus, ha nuovamente presentato una nuova proposta di project financing per il Tpl in Alto Adige
Gli obiettivi del nuovo progetto sono «alta qualità per i passeggeri, massima flessibilità per il committente pianificatore, la Provincia, un considerevole valore aggiunto per tutto l'Alto Adige tramite le aziende di trasporto locali che sono datori di lavoro per più di 1.000 lavoratori». E' quanto si legge nella nota diramata ieri da Sad per presentare il nuovo tentativo dell'azienda. Di fatto – scrive il Corriere del Trentino – si tratta della contromossa della società guidata da Gatterer in vista del 2018, data in cui le concessioni per il trasporto pubblico locale verranno affidate pubblicamente. Il quadro giuridico offre alla Provincia diverse modalità d'affidamento, una delle quali è proprio l'aggiudicazione in base ad un contratto di PPP (Public Private Partnership – partenariato pubblico privato), uno speciale modulo contrattuale «che consente il massimo efficientamento della qualità dei servizi e della spesa pubblica mediante allocazione della maggioranza dei rischi del contratto sul soggetto privato». Nelle scorse settimane, dunque, Sad e LiBUS hanno rielaborato il primo progetto per venire incontro alle esigenze rappresentate dalla Provincia e migliorare la proposta. «La nuova proposta – specifica Sad – rispecchia le necessità dell'amministrazione e della collettività di aumentare la qualità dei servizi ed efficientarne la gestione, recependo gli spunti dei vari gruppi d'interesse, dai lavoratori ai pendolari e i comuni e condividendolo con Asgb, Apa, Centro tutela consumatori e Consorzio dei Comuni.