Le Ferrovie dello Stato Italiane hanno lanciato il guanto di sfida a Flexibus, la compagnia più diffusa in Europa, annunciando l'entrata nel mercato su gomma a lunga percorrenza a livello nazionale e internazionale.     Come specificato dalla nota pubblicata sul sito istituzionale si tratta di un servizio di Busitalia Simet, la nuova compagnia di mobilità integrata frutto dell’acquisizione da parte di Busitalia – Sita Nord del 51% di Simet, storica azienda che dal 1946 offre servizi bus a lunga percorrenza in Italia e all’estero.   Busitalia Fast collegherà ogni giorno 15 regioni italiane e oltre 90 città in Italia e Germania con una flotta di 60 autobus di ultima generazione. Il nuovo servizio offrirà un’integrazione con altre modalità di trasporto, più capillarità e flessibilità dei servizi, pianificazione di nuovi collegamenti, canali di vendita veloci, innovativi e integrati con i modelli più attuali di customer experience.   Nelle dichiarazioni stampa Stefano Rossi, Amministratore Delegato di Busitalia – Sita Nord, ha spiegato che Busitalia Fast punta a diventare il principale player europeo nei servizi Long Haul di trasporto su gomma. "Nei prossimi tre anni – ha dichiarato Rossi –  è programmato un incremento dei collegamenti, sia a livello nazione sia internazionale, anche in sinergia con altre società di trasporto del Gruppo FS Italiane, in piena sintonia con il pilastro della mobilità integrata contenuto nel Piano Industriale 2017 – 2026 di FS Italiane”   Mariella De Florio, Amministratore Delegato Simet, ha invece sottolineato che Simet, da oltre 70 anni, ha fatto del suo core business i collegamenti a lunga percorrenza. Secondo De Florio, la strategica e importante partnership con Busitalia – Sita Nord del Gruppo FS Italiane "ha lo scopo di creare una rete integrata di servizi di trasporto su scala nazionale ed europea. Questo è il nostro obiettivo industriale. Busitalia Simet consentirà di incrementare la quantità e la qualità dei collegamenti attraverso nuove relazioni di traffico, unitamente all'acquisto di nuovi autobus con evidenti ricadute occupazionali”.