Presentata un app che permette di prenotare e condividere il servizio in tempo reale. Previsti risparmi del 20 per cento sul costo della corsa.
Forse c'è vita sul pianeta Taxi. Forse la foresta pietrificata del servizio di piazza con autovetture con conducente o taxi manda in pensione il "Radio Taxi" e approda nel 21 secolo. I dubbi sono legittimi vista l'accoglienza riservata dall'intrera categoria alle varie propote di riforma per l'intero settore avanzate in questi anni e ai diversi strumenti tecnologici proposti per trasformare il servizio e renderlo a misura dei bisogni dell'utenza. Anche a Torino (dopo che in altre città sono apparse piattaforme dedicate al servizio coma MyTaxi) è giunta la risposta delle cooperative dei taxisti ad Uber attraverso un app che permette di prenotare e, soprattutto, di condividere, il servizio in tempo reale con la possibilità, in questo caso, di risparmiare almeno del 20 per cento sul costo della corsa. Nella conferenza stampa di presentazione, Andrea Uslenghi, amministratore di una delle due cooperative delle auto bianche, ha sottolineato che con questa piattaforma "Il taxi collettivo diventa realtà. Ed è tutta un'altra cosa da Uber. La nuova applicazione – ha spiegato – trasforma il servizio delle auto bianche in una piattaforma di mobilità intelligente con calcolo della tariffa massima del percorso, possibilità di prenotazione, tempo di attesa e, soprattutto, viene offerta la possibilità di condividere la corsa e di risparmiare". L'idea partita in occasione delle Olimpiadi di Torino è dunque diventata operativa grazie a Wetaxi, start up nata due anni fa, spin off del Politecnico di Torino che ha creato la piattaforma.