Assemblea Anav 2017

Roma: conclusa l’Assemblea annuale ANAV 2017

Roma: conclusa l’Assemblea annuale ANAV 2017

Si è conclusa ieri a Roma l’Assemblea annuale di ANAV con un confronto pubblico sullo studio "Competizione e aggregazioni nel TPL".

Si è conclusa ieri a Roma l’Assemblea annuale di ANAV con un confronto pubblico sullo studio "Competizione e aggregazioni nel TPL", presentato dal professor Andrea Boitani del Dipartimento Economia e Finanza dell’Università del Sacro Cuore di Milano.  Nel corso dell’incontro si è discusso, inoltre, delle ultime novità normative introdotte con il D.L. n. 50/2017e dell’impatto sull’intero settore.
A giudizio di Anav la normativa introdotta presenta luci ed ombre: se da un lato le nuove norme introducono aspetti positivi e di stimolo alla concorrenza dall’altro non superano completamente le contraddizioni nel percorso di liberalizzazione del trasporto ferroviario regionale.    Sul fronte gare l’Associazione che riunisce gli operatori del trasporto viaggiatori evidenzia che la maggiori criticità emergono dall’eventualità che tra i concorrenti ve ne sia uno di proprietà dell’ente che bandisce la gara: la separazione dei ruoli di committente e produttore dei servizi consentirebbe di ridurre la discrezionalità dell’amministrazione e di accrescere la credibilità della regolazione rispetto a una situazione in cui l’impresa è di proprietà del soggetto pubblico regolatore.   Nello studio presentato durante l’assemblea del resto, nei casi presi in esame (due casi importanti in Europa, Germania e Svezia) si è dimostrato che il superamento del regime di monopolio è stato particolarmente proficuo portando a contenimento dei costi, aumento dei salari dei dipendenti e netto miglioramento dell’offerta del servizio nonché del numero dei passeggeri (in Svezia, nel 2001, si è arrivati al bando del 95% di tutti servizi).   Infine, nel suo intervento di saluto, il Presidente Giuseppe Vinella ha auspicato un impegno condiviso per una rapida attuazione delle nuove regole, partendo dalla determinazione dei costi standard e garantendo nel tempo l'adeguatezza delle risorse disponibili attraverso l'adeguamento inflativo della dotazione del Fondo nazionale. Ma, ha evidenziato il Presidente, “la credibilità della riforma non può prescindere dalla garanzia di una reale par condicio tra gli operatori a prescindere dalla natura pubblica o privata degli stessi”. 

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