Le associazioni di categoria proclamano lo stato di agitazione contro il giro di vite dell’assessore alla mobilità Linda Meleo sul servizio di trasporto della filiera turistica
Con un comunicato stampa a firma di ANAV, FEDERLAZIO, ANC – TRASPORTO BUS, FITA-CNA, FEDERNOLEGGIO, FIAVET LAZIO, FEDERALBERGHI ROMA, CONFESERCENTI-FEDERAGIT-ROMA, è stato dichiarato lo stato di agitazione dell’intero settore del trasporto della filiera turistica contro la decisione dell’assessore alla mobilità Linda Meleo di interdire il centro storico ai bus turistici. La città di Roma – si legge nel comunicato – registra ogni anno oltre 17 milioni di arrivi e 40 milioni di presenze, garantendo occupazione a circa 150mila addetti ed il 10,3% dell’intero PIL cittadino. Oltre il 30% dei flussi turistici si riferisce a gruppi che si muovono in autobus. Il turismo in autobus è, quindi, una risorsa da preservare, che nell’interesse stesso della città non può soggiacere a mortificanti politiche restrittive, come quelle proposte dall’Assessore alla Città in Movimento, Linda Meleo, che prospettano l’interdizione del centro storico ai bus turistici e, con l’abolizione dei permessi annuali, l’aumento iperbolico delle tariffe di accesso.
Le imprese – continua la nota – rischiano di essere messe fuori gioco, con conseguenti ricadute su livelli occupazionali ed economia turistica della città.
Come Associazioni rappresentative delle imprese di trasporto con autobus e della filiera turistica, attraverso uno studio dell’Università “Sapienza” di Roma, abbiamo dato dimostrazione scientifica di quanto già largamente acquisito da tutti i modelli di mobilità sostenibile e cioè che l’utilizzo dell’autobus va incentivato e non penalizzato, poiché gli autobus – anche quelli turistici – in quanto mezzo di trasporto collettivo rappresentano la risposta più efficace al problema dell’inquinamento e della congestione del traffico urbano.
Dinanzi ai dati chiari ed incontestabili forniti dall’Università Sapienza – 0,12g/km di emissioni di NOx contro i 0,35 g/km delle vetture e 0,6 mq/passeggero lo spazio di sosta occupato dei bus turistici contro i 5,2 mq/passeggero delle autovetture – l’Assessore Meleo si è trincerata dietro non meglio specificate esigenze di “decoro” della città, per poi confessare la necessità di dover mantenere fede agli impegni verso i propri elettori ed affermare che, in ogni caso, rientra nelle prerogative dell’Assessore vietare l’ingresso dei pullman turistici nel centro storico della propria città. Affermazioni che – al pari del rifiuto di consegnare alle Scriventi la bozza delle modifiche al piano bus – tradiscono l’intenzione di sottrarsi a qualsiasi confronto con le categorie. L’invito a presentare osservazioni, cui comunque daremo doverosamente seguito, a questo punto appare solo una formalità volta a dare al nuovo piano bus l’apparenza di una concertazione in realtà mai intervenuta.
Come categoria, nel ribadire la necessità di maggiori controlli per una più ordinata mobilità turistica, abbiamo già espresso verbalmente all’Assessore Meleo la nostra contrarietà alle proposte formulate, evidenziandone gli effetti negativi su economia turistica, livelli occupazionali e sugli stessi cittadini, visto che la chiusura del centro storico e l’aumento delle tariffe spingerà sempre più i flussi internazionali del turismo di gruppo in bus verso città diverse da Roma.
Vista la gravità delle decisioni che si vanno assumendo e la riconferma di un atteggiamento dell’Amministrazione capitolina di aperto sfavore nei confronti degli autobus turistici – conclude il comunicato – le scriventi Associazioni – ferma restando l’intenzione di far pervenire a breve le proprie proposte di miglioramento della mobilità turistica – hanno unanimemente deciso di proclamare lo stato di agitazione che si articolerà secondo modalità che saranno comunicate nei prossimi giorni.