Per la vicenda "biglietti Metrebus" il Tribunale di Roma ha accolto l'ingiunzione di pagamento di 62 milioni avanzata da Cotral nei confronti di Atac
Su Atac è scattata inesorabile la famosa legge di Murphy: "se qualcosa può andar male, lo farà". L'accoglimento da parte del Tribunale di Roma dell'ingiunzione di pagamento di 62 milioni avanzata da Cotral nei confronti di Atac per il mancato versamento degli incassi dei biglietti Metrebus è un vero e proprio "uppercut" per la disastrata azienda di trasporti capitolina. E non è tutto. Si profila all'orizzonte un altro cataclisma: l'accoglimento dell'ingiunzione di Cotral apre la strada all'altro "socio", Trenitalia, che vanta crediti per 21 milioni. Dalle parti del Campidoglio è scattato l'allarme "super rosso"; quello rosso è stato gia superato da un pezzo. La richiesta piomba sul tavolo tecnico convocato dalla sindaca Raggi che dovrà decidere il che fare per risolvere il profondo rosso di Atac con l'ipotesi del concordato che, man mano che passano i giorni, si profila come unica via d'uscita.
Bocche chiuse per dal Comune ora ma è evidente che alla vigilia della procedura di concordato in bianco la mossa di Cotral rappresenta un precedente pericolosissimo: la strada aperta dall'azienda di trasporti regionali del Lazio può essere imboccata, con ragionevole certezza di successo, oltre che da Trenitalia (per le medesime ragioni) anche da tutti gi altri creditori, a cominciare dai fornitori, che vantano fatture con numerosi zeri.
Nel frattempo, sugli organi di stampa circolano le prime indiscrezioni sui prossimi passaggi. Il piano a cui sta lavorando la commissione voluta dalla sindaca dovrebbe essere depositato in tribunale entro il 4 settembre. I fornitori avranno 20 giorni per accettarlo, in caso contrario si andrebbe verso il fallimento. Ai creditori dovrebbe essere riconosciuto il 70% del debito: se accoglieranno la proposta, l'azienda potrebbe avere fino a quattro mesi per presentare il piano industriale. I sindacati, però, sono già sul piede di guerra: minacciano di avviare le procedure di sciopero, mentre la Filt Cgil il 7 settembre organizzerà un presidio in piazza del Campidoglio, in concomitanza con il consiglio straordinario su Atac.