Il gruppo guidato da Renato Mazzoncini dopo il successo da quasi un miliardo con la vendita di Grandi Stazioni Retail,sta valutando l'ipotesi di mettere all'asta le aree commerciali di altre 4 stazioni.
Secondo quanto riportato dal "Corriere dell'Economia" oggi in edicola, il gruppo guidato da Renato Mazzoncini, dopo il successo da quasi un miliardo con la vendita di Grandi Stazioni Retail, sta valutando l'ipotesi di mettere all'asta le aree commerciali di altre 4 stazioni: Roma Ostiense, Milano Garibaldi e Padova (da Centostazioni), più Torino Porta Susa (da Rfi, la Rete di Fs). A seguire l'operazione – scrive il giornale – sarà l'Amministratrice delegata di Centostazioni Sara Venturoni. L'intera operazione, poi, andrà sottoposta a fine mese al consiglio d'amministrazione di Fs (oltre che di Rfi e Centostazioni). Se approvata, partirà subito il bando. La vendita dovrebbe chiudersi nella primavera 2018. Per quanto riguarda il prezzo si possono avanzare solo ipotesi dal momento che l'operazione è solo in fase di studio. Potenziali candidate future sono anche Reggio Emilia e Pisa, che però potrebbero seguire percorsi di valorizzazione diversi, in accordo con gli enti locali. Per Porta Garibaldi, progetto bloccato da un anno, è stata concordata col Comune di Milano la riqualificazione del piazzale, con un accesso migliore. Il meccanismo ipotizzato – continua "Corriere Economia" – è comunque lo stesso di Grandi Stazioni: la divisione degli scali in due società, la Retail (i negozi) che va all'asta e la Rail (le strutture) che resta a Fs. È nel piano industriale 2017-2026 il concetto di smart station, mobilità integrata, con il quale Mazzoncini intende trasformare in hub 600 stazioni del gruppo (su 2.200 totali), da gestire in modo unitario: 500 di Rfi e le 103 di Centostazioni. Nodi intermodali, cioè, dove il cittadino può trovare le connessioni con bus e metro, il bike e car sharing, e poi l'affitto di spazi-ufficio, biblioteche, baby parking.