Agonia Atac

Roma: Atac, deserte le nove gare per i fornitori

Roma: Atac, deserte le nove gare per i fornitori

Con lo spettro del concordato in bianco sono andate deserte le 9 gare per i fornitori. Senza pezzi di ricambio a rischio tutto il servizio di trasporto pubblico.

"Se qualcosa può andar male lo farà!" Per Atac la legge di Murphy scatta impietosa. Anche oggi un nuovo passo si aggiunge all'infinita via crucis dell'azienda capitolina. Secondo "Il Messaggero, oggi in edicola, sono andate deserte ben nove gare per la ricerca di fornitori per un totale di circa 600mila euro .
    Dunque, con il concordato in bianco ormai definito (si attende per oggi il deposito in Tribunale della richiesta) i potenziali fornitori di Atac si tengono alla larga.

  La maggior parte delle commesse – scrive il quotidiano –  "riguarda la bigliettazione, punto su cui il vecchio dg aveva dato vita a un velenoso botta e risposta social con il consigliere 5S e presidente della commissione mobilità Enrico Stefàno. Il risultato è che sono saltate le procedure per l'acquisto di 3.000 tessere per abbonamenti e delle relative obliteratrici, per la manutenzione delle emettitrici e per i ricambi dei tornelli della metro C".

  Per non farsi mancare nulla, alla lista si aggiunge pure la mini-gara per la revisione di cinque convertitori di tensione installati sui tram più vecchi, i membri "storici" della flotta. Senza chiarezza sul futuro e senza garanzie nessuno si avventura in affari con l'azienda Tpl più indebitata d'Italia.

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