Investimenti nel Tpl

Delrio: il piano Marshall del Tpl è partito

Delrio: il piano Marshall del Tpl è partito

Nell'intervista concessa ieri al quotidiano "La Repubblica" il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture parla delle misure adottate e di quelle in cantiere per il Tpl

«Il piano Marshall per il trasporto pubblico locale è partito. Abbiamo messo oltre 30 miliardi, da spendere da qui a quindici anni. Ma ora dobbiamo anche aiutare le famiglie a lasciare l'auto a casa. Ecco perché pensiamo di introdurre in legge di Bilancio una grande misura sociale. E di consentire a 2 milioni di persone di detrarre dalla dichiarazione dei redditi una parte di quanto spendono per l'abbonamento annuale». Così il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio in un'intervista rilasciata a Repubblica ieri.      Un "giro d'orizzonte" sullo stato del Tpl in Italia e sulle misure da approvare per colmare il gap che divide il nostro dagli altri paesi europei. Più fondi da destinare al trasporto su ferro e su gomma per, parole del Ministro, "migliorare la qualità della vita dei cittadini".
    Sugli interventi  strutturali il Ministro precisa che le misure riguarderanno il tpl su ferro e su gomma: "Per la mobilità su ferro – sottolinea  Delrio – da più di vent'anni non veniva fatto un investimento infrastrutturale per le ferrovie  e le metropolitane. Abbiamo già a disposizione 6 miliardi e mezzo, altri 3 arriveranno in finanziaria. Ferrovie ne aggiungerà 2 e mezzo. Così da superare 10 miliardi. Serviranno a costruire chilometri di metro e tranvie nelle città. In tutta Italia abbiamo una lunghezza di metropolitane quasi pari a quella della sola Madrid: 243 chilometri contro 220-230".
  Per il Tpl su gomma il Ministro ribadisce che la priorità del governo è quella di svecchiare il parco autobus circolante "più vecchio d'Europa": Dice Delrio: " il piano "Connettere l'Italia" prevede 10 miliardi per il rinnovo dei mezzi rotabili, tutte risorse dello Stato, un mix tra quanto stanziato nelle ultime due finanziarie e il Fondo sviluppo e coesione. Abbiamo i bus più datati d'Europa, con oltre dodici mesi di vita media. Ce ne sono 7 mila su 50 mila ancora a euro zero, vecchi di 25 anni. Vere bombe per la sicurezza e l'inquinamento. Ecco perché vogliamo sostituirli con un ritmo di 2.500 all'anno. Molte città hanno iniziato le gare. La filiera si è attivata».
    Filiera che, sottolinea il Ministro, per il settore ferro rimane ancorata in Italia:  «Per i treni – spiega Delrio – gli stabilimenti sono tutti in Italia. Ferrovie ha messo in cantiere 450 treni regionali nuovi, arriveranno dal 2019 in poi. Un'operazione di ricambio da 4 miliardi per rinnovare il 70% della dotazione esistente, mai avviata prima e che porterà anche posti di lavoro".
    Sutuazione diversa, invece, per la produzione di mezzi su gomma: "la produzione italiana di autobus è scarsa. Ecco perché con il ministro Calenda abbiamo stanziato 100 milioni di incentivi alle aziende che si inseriscono nella filiera della gomma. In ogni caso, molti autobus e treni sono in consegna. Abbiamo trasferito già un miliardo e mezzo. E aggiudicati altri 4 a Ferrovie». 

  Infine il contributo da inserire nella prossima manovra fiscale e da destinare alle famiglie per incentivare l'uso della mobilità pubblica a scapito di quella privata. Nei propositi del Ministro la misura da introdurre prevede una detrazione parziale del costo dell'abbonamento: Dice Delrio: «Gli abbonati potranno detrarre una quota, fermo restando gli sconti che le singole aziende già ora prevedono per categorie o condizioni sociali. Ciò che conta è il senso dell'operazione. Abbiamo riscritto le regole del trasporto locale, sono stati stanziati molti soldi per i mezzi pubblici, ora aiutiamo le famiglie a usarli». Per quanto riguarda le risorse necessarie alla misura Delrio assicura: «Stiamo cercando 70 milioni di euro nelle pieghe del Bilancio. Sono fiducioso».

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