Tpl FVG

Friuli Venezia Giulia: mossa della giunta per frenare la scalata di FNM sul Tpl regionale

Friuli Venezia Giulia: mossa della giunta per frenare la scalata di FNM sul Tpl regionale

La giunta regionale ha dato il via libera alla costituzione di una società di scopo destinata a mettere in sicurezza le quote Tpl detenute dai comuni.

Nei giorni scorsi la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha incontrato a Trieste Andrea Gibelli e Umberto Benezzoli, rispettivamente presidente e direttore esecutivo di Ferrovie Nord Milano Spa. Oggetto dei colloqui la presentazione da parte dei vertici di FNM delle linee generali e della strategia industriale che mira ad un aggregazione trasversale di imprese operanti nel trasporto pubblico locale nell'area del Triveneto, proponendosi come terza via tra le piccole realtà locali e i grandi player del settore.   Un colloquio che nelle intenzioni dei proponenti era destinato a costruire intorno alla strategia di crescita di Ferrovie Nord Milano un clima più disteso e collaborativo; nel mirino di FNM, infatti, rimane l'acquisto della quota ATAP posseduta da Friuladria.
    Al termine dell'incontro però, il presidente della Regione Serracchiani, pur riconoscendo la legittimità delle scelte di FNM,  ha ribadito il ruolo primario della regione nelle politiche del trasporto pubblico e ha ricordato l'esito della gara regionale (conclusa pochi mesi fa) che ha visto il consorzio Tpl FVG Scarl aggitrasporto su gomma e marittimo. 
    Distanze immutate, dunque, che oggi aggiungono un ulteriore elemento: l'approvazione nella legge di assestamento di bilancio, in discussione in questi giorni, della costituzione di una società di scopo che ha il compito di raccogliere le quote Tpl possedute dai comuni che verrebbero così gestite sotto l'ombrello protettivo della regione per  metterle al sicuro da scalate poste in essere da operatori privati del settore.

  Una risposta netta e diretta a FNM (ma anche rivolta nei confronti di altri player) che nelle intenzioni della regione è tesa a ribadire il primato della regione nelle scelte politiche sul Tpl e a salvaguardare la natura locale dei servizi.

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