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Torino: Gtt, in nove nel registro degli indagati

Torino: Gtt, in nove nel registro degli indagati

Il pubblico ministero che indaga sul bilancio 2015 di Gtt ha firmato l'avviso di chiusura delle indagini. In nove sul registro degli indagati

Secondo quanto riportato del quotidiano torinese "La Stampa", oggi in edicola, la vicenda relativa all'indagine per il buco di bilancio dell'azienda di trasporti torinese è giunta a un primo punto di svolta: il pubblico ministero Ciro Santoriello ha firmato l'avviso di chiusura indagine nella vicenda.
  Gli indagati – scrive il giornale – sono nove, e tra loro ci sono anche i vertici della società. Al presidente Walter Ceresa viene contestato anche di aver goduto di un premio di risultato di 118mila euro: denaro che non avrebbe guadagnato se i conti fossero stati in rosso. L'elenco degli indagati comprende anche il direttore legale Gabriele Bonfanti e quello finanziario Claudio Conforti. E ancora: i due membri del consiglio di amministrazione Elisabetta Bove e Gianmarco Montanari, il presidente della società di revisione Pricewaterhouse, Piero De Lorenzi, e i sindaci Mariangela Brunero, Stefano Rigon e Gino Marzari. In ultimo, la stessa contestazione viene mossa anche nei confronti della società, chiamata in causa come ente giuridico in base alla legge 231 del 2011.
  Secondo la procura tutti gli indagati  si sarebbero resi responsabili di un falso relativo al bilancio di esercizio del 2015, approvato nel 2016 sia dalla società di trasporti che in una seconda fase dal Comune di Torino, anche se con riserva. Secondo i magistrati dunque, nel bilancio di Gtt  sono stati inseriti nella colonna degli attivi crediti per venti milioni nei confronti di Comune e Agenzia per la mobilità. Crediti che, secondo la procura, non erano esigibili e che avrebbero consentito a Gtt di conseguire "un ingiusto profitto" oltre che a costituire una falsa rappresentazione della realtà dal momento che "senza la mendacità avrebbe (Gtt)  avuto una perdita di 9 milioni di euro anziché un utile di 200mila».

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