Secondo quanto riportato dall'edizione odierna del quotidiano torinese "La Stampa"  il dibattito politico imperniato sul traballante futuro di Gtt, l'azienda di trasporti pubblici del capoluogo piemontese, si fa sempre più aspro. Fra accuse reciproche e rimpalli di responsabilità va avanti da settimane lo scontro fra la regione guidata dall'esponente del Pd Sergio Chiamparino e la sindaca pentastellata di Torino Chiara Appendino alle prese con il caso Giordana il capo di gabinetto costretto alle dimissioni dopo lo scandalo "multa".     Sullo sfondo il grave malato: Gtt azienda con i conti in rosso e con il management chiamato a rispondere dell'ipotesi di falso in bilancio avanzata in questi giorni dalla procura di Torino.     Da una parte il rifiuto dell'amministrazione a 5 Stelle della città di prendere in considerazione l'ipotesi di mettere sul mercato l'azienda di trasporti pubblici e dall'altra la giunta regionale che non scarta l'eventualità che Gtt sia partecipata da qualche player della mobilità.     Una battaglia, dunque, che è di principio ma che affonda le radici nei conti in rosso di Gtt. Secondo quanto dichiarato dal presidente Chiamparino e dall'assessore al bilancio Aldo Reschigna la regione è pronta a mettere sul piatto quasi 60 milioni; altri 27 dovrebbero arrivare dal Comune, ma per garantire il futuro dell'azienda ne servono ancora 40-50.      In Regione tuttavia fanno sapere che occorre trovare una soluzione definitiva in grado di sciogliere i nodi strutturali che impediscono a Gtt di tenersi in piedi sulle proprie gambe. In questa logica il Comune, socio unico di Gtt, dovrebbe ricapitalizzare, investendo risorse che non ha, oppure – come sostengono dalla regione – cercare un socio privato.     E così, fra un accusa e un rimpallo, la soluzione ai problemi di Gtt si allontana e lo spettro del fallimento si affaccia minaccioso dietro la Mole Antonelliana.