La società svedese di Tpl Ab Storstockholms Lokaltrafik ha risolto unilateralmente il contratto che la legava con l'italiana Ansaldo Stse. All'origine l'accusa di inadempimento degli obblighi contrattuali. Ansaldo ha respinto le accuse al mittente.
Secondo quanto riportato dall'edizione odierna de "Il Sole 24 Ore" fra Ansaldo Stse e Ab Storstockholms Lokaltrafik, società del trasporto pubblico di Stoccolma, sono state avviate le pratiche di "divorzio". Ieri – scrive il quotidiano – AB Storstockholms Lokaltrafik ha posto unilateralmente fine al contratto con la società italiana per l'aggiornamento del sistema di segnalamento della tratta Metro System Red Line della capitale scandinava. La società scandinava – riporta "Il Sole" – contesta ad Ansaldo inadempimenti, e ha chiesto la restituzione dei residui acconti versati (circa 231 milioni di corone svedesi, paria circa 24 milioni di euro, più Vat per circa 57 milioni di Sek, paria circa6 milioni di euro), più interessi, oltre l'applicazione di penali e il risarcimento dei danni, stimati per altri 163 milioni di Sek (circa 17 milioni di euro). Immediata la risposta di Ansaldo Sts, convinta convinta che la risoluzione unilaterale del contratto da parte di SL, nonché la richiesta di restituzione degli accontie di risarcimento danni, siano infondate. Valuterà quindi «tutte le iniziative giudiziarie necessarie alla difesa dei propri diritti, incluso il pagamento dei lavori ad oggi eseguiti per SL ed il risarcimento dei danni subiti».