A febbraio nel bacino del cuneese partirà la sperimentazione del borsellino elettronico per i titoli di viaggio. In prospettiva si tratta di una vera e propria rivoluzione nei metodi di pagamento
"Più viaggi e meno spendi" è lo slogan scelto dalla Regione Piemonte per avviare la sperimentazione, che partirà da febbraio nel bacino Tpl del cuneese, di un cambiamento radicale dei sistemi di pagamento sui trasporti pubblici. Il piano a cui sta lavorando la Regione – scrive l'edizione locale del quotidiano "La Repubblica", oggi in edicola – è quello di superare l'attuale sistema di pagamento di autobus e treni per promuovere forme di fidelizzazione differenti. A medio-lungo termine non più titoli annuali, mensili o settimanali per viaggiare su una certa tratta, ma una sorta di "borsellino" elettronico sul quale il prezzo delle corse varierà a seconda della quantità, della tipologia di chilometri percorsi, dell'orario e dei giorni della settimana. I primi a testarlo saranno i viaggiatori degli autobus della provincia di Cuneo, dove il biglietto elettronico Bip funziona a pieno ritmo: lì è già piuttosto rodata l'integrazione tra le diverse modalità di trasporto – autobus e treni – e un solo consorzio, Grandabus, gestisce la quasi totalità delle linee automobilistiche. Non si tratta di aumenti, ma di tariffe personalizzate e flessibili, pensate per allargare la platea degli utenti rendendo il trasporto pubblico una modalità più appetibile per chi deve spostarsi. Nei giorni scorsi sono iniziate, nell'assessorato regionale ai Trasporti diretto da Francesco Balocco,le riunioni per concretizzare quelle che finora erano solo intenzioni, e per definire i dettagli della sperimentazione alla quale collaborerà anche Siti, l'Istituto Superiore di innovazione nato dall'accordo tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo. Le valutazioni fatte dalla Regione sono che questo dovrebbe essere un modo per verificare se le persone siano disposte a modificare le proprie abitudini di mobilità. Non esistono per ora, in Italia, forme di pagamento di questo tipo applicate su area vasta. Qualche esempio c'è in Trentino Alto Adige, dove però il "borsellino" non funziona in maniera integrata. L'obiettivo – e questa sarà la fase due della sperimentazione – è infatti partire dagli autobus ma arrivare poi ai treni, consentendo a chi ha una tessera di viaggio di usare indistintamente i due mezzi e accumulare "punti sconto" sia a bordo degli autobus sia dei treni. La rivoluzione per il momento non toccherà Torino e le altre province, ma le società di trasporto rappresentate da Anav e Confservizi hanno già chiesto un incontro in Regione per conoscere i dettagli del nuovo piano.