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Torino: per il salvataggio di Gtt la Regione chiede ulteriori chiarimenti

Torino: per il salvataggio di Gtt la Regione chiede ulteriori chiarimenti

La Regione Piemonte ha chiesto ulteriori chiarimenti prima di dare il via libera al piano industriale per il salvataggio di Gtt

Secondo quanto riportato dal quotidiano torinese "La Stampa", oggi in edicola,  il via libera al piano industriale per il salvataggio di Gtt è a un passo. Il sì è atteso in queste ore e gli oltre 4000 dipendenti dell'azienda di trasporto pubblica potranno tirarre un sospiro di sollievo. La Regione Piemonte, che dovrà sostenere l'onere finanziario maggiore, ha chiesto tuttavia ulteriori delucidazioni.    I nodi da sciogliere – scrive il giornale –  sono tre. Il primo riguarda le pendenze con il passato: Gtt vanta molti crediti con l'Agenzia per la mobilità. Si è sempre parlato di 71 milioni ma secondo i tecnici della Regione nel piano industriale di Gtt la cifra non è chiara e le risposte finora ricevute poco convincenti. La regione vuole conoscere i numeri definitivi per evitare sorprese.   Il secondo punto si concentra sulle risorse necessarie per rimettere definitivamente in marcia Gtt.  Il piano industriale  certificato dalla società Deloitte, – riporta "La Stampa"- definisce un fabbisogno finanziario di 101 milioni nei prossimi quattro anni, che – sulla base degli "stress test" effettuati dal revisore – potrebbero salire nel peggiore dei casi a 122 milioni. La differenza non è irrilevante e, per di più, non c'è ancora perfetto allineamento tra quanto Gtt prevede di spendere per far viaggiare i mezzi e quanto Agenzia per la mobilità prevede di finanziarle. Servirebbero 155 milioni all'anno per bus, tram, metrò e altre voci come le esenzioni per i passeggeri disabili.  Sulla differenza di  6 milioni Chiamparino chiede chiarezza.   Infine, l'ultimo punto  riguarda alcune voci contenute nel piano. I 101, o 122, milioni che servono all'azienda arriveranno dalla Regione (una sessantina), dalle banche (una ventina) e infine da una serie di risparmi ed economie interne. Ad esempio, si prevede di affidare 3 milioni di chilometri all'anno (su 55), in particolare sulle linee extraurbane, a ditte esterne. La principale è Ca.Nova, una costola di Gtt su cui la Regione vorrebbe garanzie.  Anche in uesto caso la regione chiede garanzie sulla solidità di Ca.Nova per evitare che l'intera operazione di salvataggio di Gtt risulti inutile.

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