Intervista del "Corriere" al ministro Delrio

Il bilancio di Delrio

Il bilancio di Delrio

In un'intervista concessa al quotidiano "Il Corriere della Sera" il Ministro delle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio traccia  il bilancio di fine mandato. 

«Vorrei che il trasporto pubblico di tutti i giorni diventasse sempre di più un obiettivo prioritario di tutto il Paese. Noi abbiamo fatto tanto, senza aver ereditato grandi progetti. Spero che questo lavoro non venga disperso nei prossimi anni». Così il Ministro Delrio in un'intervista concessa al quotidiano "Il Corriere della Sera" oggi in edicola.   Per alcuni solo un bilancio di fine mandato, vista l'incombenza delle elezioni politiche di primavera, per altri un arrivederci che sa tanto di addio a giudicare dai sondaggi non troppo generosi con la compagine di governo.     Ad ogni modo difficile contestare la logica dei numeri. Snocciolando le cifre della sua esperienza al timone del ministero Graziano Delrio rivendica con orgoglio il lavoro svolto: "Non siamo stati certo fermi. Per i prossimi quindici anni, contando anche il cofinanziamento regionale, abbiamo stanziato 10 miliardi di euro che consentiranno di sostituire ogni anno 2.500 autobus vecchi e inquinanti con mezzi di nuova generazione. Negli scorsi 15 anni lo Stato aveva dato 500 milioni».      Primi passi verso una "normalizzazione" del sistema paese (se confrontata con gli altri paesi europei) in cui il 60% dei cittadini preferisce il mezzo privato a quello pubblico.  Dice Delrio: "abbiamo un ritardo storico non facile da recuperare. Un gap di infrastrutture, mezzi e organizzazione che produce danni enormi all'ambiente, alla vivibilità delle nostre città. Ed è una tassa occulta di oltre 1.500 euro l'anno per le famiglie degli "automobilisti per forza". 
    Dunque, investimenti in infrastrutture, programmazione e nuovi mezzi in dotazione alle aziende Tpl, come unico antidoto alla paralisi, come dimostra l'accelerazione negli ultimi quattro anni nel cruciale settore della mobilità su ferro: "Negli ultimi quattro anni – sottolinea il Ministro –  tra Milano, Napoli e Torino, la rete italiana è cresciuta di 27 chilometri e abbiamo messo a disposizione 13 miliardi di euro, cioè la stessa cifra messa a disposizione nei 20 anni precedenti. Credo che questa sia una vera rivoluzione. Spero sarà colta».
    Infine, la crisi del trasporto pubblico nella Capitale. Sulla drammatica situazione di Atac Delrio conferma il clima di collaborazione con l'amministrazione pentastellata di Roma ma, per il Ministro, la ricetta per risolvere i guai è solo una:  «Noi siamo pronti a fare la nostra parte e con la sindaca c'è collaborazione. Dopodiché, se vuole la mia opinione, la strada migliore è mettere a gara il servizio. Su Roma non decido io ma la politica è di queste cose che si deve occupare».

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