L'ad Renato Mazzoncini al "Secolo XIX"

Genova: l’interesse di Fs per il trasporto pubblico della città

Genova: l’interesse di Fs per il trasporto pubblico della città

Con un intervista al quotidiano genovese "Il Secolo XIX" Renato Mazzoncini conferma l'interesse del gruppo Fs al trosporto pubblico della città

«Sono convinto che il Comune di Genova non dovrebbe mantenere in house Amt. Credo invece che la scelta più opportuna sarebbe mandare il servizio a gara, chiedendo ai partecipanti il rinnovo della flotta. Soltanto cos ì Genova avrebbe la qualità del servizio che merita». Così Renato Mazzoncini, ad del gruppo Fs, nell'intervista concessa al uotidiano genovese "Il Secolo XIX" oggi in edicola.     Niente giri di parole, dritto al punto: è lo stile del numero 1 del gruppo Fs, che può essere accusato di molte cose (e i suoi detrattori non mancano di sicuro) ma certo non lo si può accusare di non dire, chiaro e tondo, cosa vuole fare o cosa sia meglio per il gruppo che guida.     Su Genova Mazzoncini ha le idee chiarissime e nonostante la decisione del Sindaco di mantenere in house Amt continua a dire e a pensare che sarebbe meglio mettere a gara il tpl della città. Dichiara al giornale:«Una gara per i bus ci interesserebbe. Come siamo pronti per candidarci come gestori della rete della metropolitana, prolungata a San Martino». E ancora: "In caso si prosegua con l'in house, credo sia molto probabile che intervenga l'Antitrust, come accaduto a Roma. D'altra parte il quadro della gomma è diverso: le norme europee dicono che a dicembre del 2019 scade il periodo transitorio e bisogna andare a gara».      Sui motivi che spingono l'ad di Fs a puntare gli occhi sul capoluogo ligure Mazzoncini va giù netto: «Perché è tra le realtà più in sofferenza: sia sotto il profilo della qualità, sia per gli investimenti sul parco mezzi sia per i conti aziendali. Il servizio su gomma è il primo e ultimo miglio del nostro progetto di mobilità. E in situazioni di questo tipo siamo disposti a impegnarci. Perché se vendiamo un viaggio integrato siamo in qualche misura responsabili, agli occhi degli utenti, se poi il bus non c'è».     Determinato certo ma anche cauto. In caso di affidamento in house non esclude un ricorso: ma prima, – aggiunge prudente – "Bisogna studiare le carte". 

Left Menu Icon