Dopo l'intervista dell'ad di Fs Renato Mazzoncini al "Secolo XIX" dei giorni scorsi, che ha dichiarato l'interesse del gruppo al trasporto pubblico in città, le acque si sono improvvisamente increspate.     Le prime ombre cominciano ad allungarsi sul mantenimento in house del servizio di trasporto pubblico e comincia ad emergere (da parte di alcune organizzazioni sindacali) il timore che i privati, messi alla porta, possano rientrare dalla finestra.     A tal proposito ad alimentare il sospetto la notizia – pubblicata dal quotidiano genovese – di un incontro riservato tra il sindaco Marco Bucci e in numero uno di Fs. Voci che hanno spinto il primo cittadino a pubblicare sul suo profilo social una nota in cui conferma l'incontro (fissato per dopodomani a Roma), la decisione di mantenere in house il servizio di trasporto  ma, al contempo, anche la volontà di dialogare con i principali player che operano nel trasporto su ferro per "capire se possono soddisfare le nostre richieste nell'ottica di un miglioramento del servizio".      Del resto il dialogo di FS con le istituzioni liguri, dopo il rinnovo di 15 anni del contratto di servizio con Trenitalia, sembra avviato a una sempre maggiore capacità di ascolto. Il timore, dunque, di uno scorporo del servizio su gomma da quello della metropolitana, prende corpo e agita le organizzazioni sindacali, fermamente contrarie alla divisione del servizio, che chiedono chiarezza al Sindaco.