Intervista al "Corriere della Sera"

Lombardia: il Presidente Gibelli traccia il futuro di FNM

Lombardia: il Presidente Gibelli traccia il futuro di FNM

Con un'intervista pubblicata ieri sul "Corriere della Sera", Andrea Gibelli, presidente di FNM traccia il futuro del gruppo

Da azienda lombarda a player di primaria grandezza dei trasporti del Nord. E' il disegno che traccia Andrea Gibelli presidente del gruppo Fnm, la holding cui fa capo Trenord traccia in un'intervista pubblicata ieri sul quotidiano "Il Corriere della Sera".     Migliorare la vita dei pendolari è l'obiettivo primario che Gibelli intende perseguire:«Nei prossimi anni – dichiara il Presidente di FNM –  concentreremo le nostre forze sulla qualità del servizio in Lombardia».    Un'obiettivo che deve passare necessariamente attraverso il profondo rinnovo del materiale rotabile ereditato nel 2011 da Fs che mantiene una quota del 14.5% nella holding).     «Purtroppo  – afferma Gibelli – abbiamo ancora tra 80 e 100 treni vecchi, età media 30 anni, che ci sono stati conferiti da Ferrovie nel 2011. Fs non ci ha dato altro. E non ha contribuito all'acquisto dei 45 treni nuovi che abbiamo messo in rete negli ultimi tre anni». E ancora: «I due soci avrebbero dovuto investire in maniera paritaria. Comunque ora sono partite tre gare per l'acquisto di 161 nuovi treni. Il tutto con un impegno straordinario di Regione Lombardia che ha garantito 1,6 miliardi di euro. Le forniture dovranno concludersi entro il 2025».     In realtà le visioni di Mazzoncini e Gibelli  non sono poi così distanti. Anzi, l'attenzione rivolta ai pendolari è la stessa  – come dimostra una recente intervista del n.1 di Fs al settimanale Panorama (leggi qui) – e le strategie non differiscono molto. Dice il Presidente di FNM: «vince chi accompagna il viaggiatore fino a casa. Il nostro obiettivo è dare proposte di viaggio integrate, dalla partenza all'arrivo».E sembra di sentire Mazzoncini.     Nell'orizzonte di Fnm, infatti,  non ci sono solo ai treni. Nel 2017 il gruppo ha acquisito il 50% di Atv, l'azienda del trasporto locale di Verona, come espressione concreta della nuova strategia elaborata. Treni più autobus più car sharing (anche se la controllata E-Vai dalla semestrale risulta in perdita) in una visione in cui la mobilità integrata è la unica alternativa all'uso del mezzo privato.     Inoltre l'asse privilegiato con il Veneto "perchè – sostiene Gibelli – l'asse Milano-Verona va considerato un'area unica. I nostri treni arrivano fino a Verona. Si tratta di un'area interessante dove i servizi di trasporto per il turismo sono stati trascurati. Noi vogliamo colmare questa lacuna».   Infine l'accenno al buono stato di salute del titolo FNM in borsa, crescito del del 18,2% nell'ultimo anno che, dice Gibelli:"è l'indicatore che il mercato ha capito il nostro piano industriale che indica la rotta del gruppo fino al 2020». 

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