Crisi Atac

Atac: concordato, il piano presentato è “inidoneo”

Atac: concordato, il piano presentato è “inidoneo”

Il tribunale di Roma ha definito "inidoneo" il piano presentato dall'azienda capitolina. "Progetti generici" e "perizie superficili" il giudizio dei magistati.

Non tutto è perduto. Per Atac scattano da oggi i tempi supplementari della partita che porta al concordato in continuità. Gli uffici di Via Prenestina hanno tempo fino al 30 maggio (termine fissato per la prima udienza in tribunale) per colmare le gravi lacune che i giudici La Malfa, Odello e Argan hanno riscontrato nella documentazione presentata dall'azienda a fine gennaio.     "Progetti generici" e "perizie superficiali" il primo sommario giudizio piombato sul piano presentato. Nelle 22 pagine del decreto licenziato dai magistrati – riportate dalle pagine romane del "Il Corriere della Sera", oggi in edicola –  si definiscono "generiche le promesse di aumentare i ricavi, non supportate le promesse dei controllori, inattendibili le proposte di digitalizzazione dell'azienda". E poi:  "sballate le perizie, soprattutto quella degli immobili".      Insomma, una specie di Caporetto per l'azienda di trasporto più indebitata d'Italia. Vista la mole delle contestazioni avanzate dai giudici e il poco tempo a disposizione per produrre i chiarimenti richiesti la strada del concordato si fa ancora più ardua.

Left Menu Icon