Crisi Atac

Atac: nubi dense sul futuro di Atac

Atac: nubi dense sul futuro di Atac

Dopo la bocciatura del piano da parte del tribunale di Roma nuove nubi si addensano sull'azienda di trasporto capitolina.

Dopo le riserve avanzate dai giudici chiamati a decidere sul concordato in continuità su Atac si addensano le nubi su un, per ora, poco trasparente rimborso di varie decine di milioni a favore di Bnl deciso dal cda proprio il giorno prima di presentare domanda per accedere al concordato.     Per il momento, da parte dei diretti interessati si afferma che il rimborso del credito vantato dalla Banca è avvenuta nel rispetto delle regole. Certo è che le intercettazioni incidentalmente raccolte dalla procura di Bari e la tempistica fanno sollevare più di un dubbio: allo stato, l'istituto di credito avrebbe, quanto meno, ricevuto un trattamento di favore rispetto alle decine di creditori medi e piccoli dell'azienda municipalizzata che dal concordato vedranno restituiti solo una parte dei crediti vantati.     Da qui l'invito all'Atac, da parte del Tribunale di Roma, a una «riflessione su una possibile illiceità». Intanto, come se non bastasse, è notizia di queste ore che la Corte d'Appello ha rigettato il ricorso presentato da Via Prenestina  contro il consorzio Roma Tpl: il Campidoglio dovrà versare 80 mila euro e altri 40 mila da Atac per «lite temeraria» da versare in favore di Roma Tpl.     Dunque, la pronuncia della Corte di appello ha riconosciuto le ragioni di Roma Tpl e la validità del decreto ingiuntivo avanzato la scorsa estate dal consorzio e dal valore di 47 milioni. Secondo quanto riportato oggi dalla stampa Roma Tpl ha già pronto un esposto da inviare alla Corte dei Conti, il che potrebbe andare ad allargare il maxi buco (1,3 miliardi di euro) della partecipata dei trasporti di Roma Capitale.

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