La commissione europea ha licenziato la terza e ultima serie di azioni volte a modernizzare il sistema europeo dei trasporti.
La Commissione Euopea ha presentato nei giorni una terza e ultima serie di misure che completano il programma "Europeon the move" varato nel 2017 e destinato a garantire, in un’ottica a lungo termine, nuovi standard di adeguamento dei sistemi di trasporto in Europa, soprattutto riguardo alla protezione degli utenti della strada, alla progressiva eliminazione degli incidenti e, in parallelo, al controllo sull’inquinamento. Il tutto, da attuare sulla scorta di sostanziosi progetti di engineering dedicati. Le misure licenziate e contenute nell'ultimo "pacchetto" si propongono di consentire a tutti i cittadini europei di beneficiare dei vantaggi di un traffico più sicuro, di veicoli meno inquinanti e di soluzioni tecnologiche più avanzate, sostenendo nel contempo la competitività dell’industria dell’UE. Nonostante i dati positivi che indicano una robusta diminizione, a partire dal 2001, del numero di decessi sulle strade europee (nel 2017 si sono contati 25.300 decessi e 135.000 feriti gravi in seguito ad incidenti stradali: la metà di quanto si registrò nel 2001), il dato sugli incidenti, anche se diminuito rispetto al 2010 di un 20%,dal 2013 rimangono pressochè stabili. Dai qui la decisione di incrementare la sicurezza attraverso l'adozione di ulteriori misure. A questo proposito, fra le proposte messe sul tavolo dai rappresentanti UE c’è l’obbligo – per tutti gli autoveicoli: dalle vetture agli automezzi pesanti – di una serie di controlli di bordo (dispositivi di assistenza alla guida e sicurezza attiva) tali da venire incontro ad una concreta definizione degli obiettivi di drastica riduzione degli incidenti e delle vittime. Più in dettaglio, gli equipaggiamenti di sicurezza che la Commissione Europea chiede vengano installati a bordo degli autoveicoli a partire dal 2021 riguardano, oltre all’AEB già fornito “di serie” su molti modelli di recente produzione, l’adozione dei dispositivi di rilevazione di stanchezza e attenzione da parte del conducente, un etilometro che avvisi chi sta per mettersi alla guida dell’autoveicolo sul potenziale rischio in caso di eccesso di alcol nel sangue (sistema che potrebbe anche essere integrato da un dispositivo che impedisce l’avviamento del motore), la “scatola nera” (accessorio che registra varie fasi di circolazione del veicolo e la tipologia di guida da parte del conducente, in modo da realizzare un “profilo” potenzialmente utile alla determinazione delle cause in caso di incidente), l’attivazione automatica dei lampeggiatori di emergenza (le “quattro frecce”) in caso di entrata in azione dell’AEB, i sistemi di rilevamento ostacoli e pedoni integrati nelle videocamere di ausilio alle manovre di parcheggio, il sistema di mantenimento di corsia e il Cruise Control con dispositivo di riconoscimento segnaletica stradale. Riguardo alle misure da intraprendere a livello comunitario per l’attenzione all’ambiente, la Commissione UE pone sul proprio taccuino degli impegni il “taglio” alle emissioni di CO2 per gli automezzi pesanti, che dovrebbero scendere del 15% dal 2019 al 2025 e, al 2030, potrebbero essere ulteriormente ridotte al 30%. Tale obiettivo verrebbe perseguito ponendo l’accento non soltanto su maggiori valori di efficienza dei motori, ma anche attraverso nuovi standard per semplificare l’engineering progettuale di veicoli aerodinamicamente più efficienti e, nello stesso tempo, migliorare le normative di etichettatura degli pneumatici. Inoltre la Commissione presenta un piano d’azione globale per le batterie che contribuirà a creare un “ecosistema” competitivo e sostenibile per le batterie in Europa. Per quanto riguarda, infine la mobilità connessa e automatizzata, la Commissione propone una strategia che consentirà all’Europa di diventare un leader mondiale per i sistemi di connessione e automatizzazione. La strategia prende in considerazione un nuovo livello di cooperazione tra gli utenti della strada, che potenzialmente potrebbe apportare enormi benefici per il sistema di mobilità nel suo complesso. Il trasporto sarà più sicuro, più pulito e più economico, nonché più accessibile per gli anziani e le persone a mobilità ridotta. La Commissione propone inoltre di istituire un ambiente interamente digitale per lo scambio di informazioni nel trasporto merci. Ciò consentirà di ridurre la burocrazia e faciliterà i flussi di informazioni digitali per le operazioni logistiche.