«Il capitolo TreNord è uno dei più complicati e non si può pensare di risolverlo nei primi 100 giorni. Abbiamo però presentato la nostra contro proposta all'ad di Fs. Aspettiamo le sue valutazioni. ». Così il presidente della regione Lombardia in una dichiarazione riportata dal quotidiano economico "MF" oggi in edicola.   Dunque, la partita intorno alla governance di Trenord si preannuncia lunga e irta di ostacoli. Nel rendere noto alla stampa l'invio ai vertici di Fs di una contro proposta il presidente della regione Attilio Fontana ha anche ribadito che la Lombardia "non ha intenzione di perdere il controllo della società".   Per il momento circolano solo indiscrezioni sulla soluzione prospettata dal Pirellone. Quello che è certo è che Regione e Fs stanno lavorando per trovare una soluzione condivisa da entrambe le parti. La proposta avanzata alcune settimane fa dal n.1 di Fs, Renato Mazzoncini (trasferimento dell'1% del capitale dalla regione al gruppo Fs) se da un lato consentirebbe di superare il modello di co-gestione che ha mostrato tutti i suoi limiti, dall'altro si scontra con la ferma determinazione del presidente ( e della maggioranza in Consiglio) di mantenere il controllo su Trenord.   Di qui le voci (raccolte dal quotidiano "Il Corriere della Sera", oggi in edicola) di un possibile ritorno all'antico: il ritorno alla situazione precedente la nascita di Trenord, quando la rete lombarda era suddivisa tra LeNord e Trenitalia, ciascuno con i suoi treni e con le sue infrastrutture.