Dopo il disastro del ponte Morandi il consigliere delegato ai Trasporti della Città Metropolitana Claudio Garbarino avanza la proposta di un biglietto integrato gomma-ferro
Un'integrazione tariffaria e logistica che coinvolga anche i treni, per alleggerire il traffico di auto causato dal crollo del ponte Morandi. La proposta è stata lanciata oggi dal delegato ai Trasporti della Città Metropolitana Claudio Garbarino e ripresa dalle pagine locali del quotidiano "La Repubblica", oggi in edicola. «Ho fatto presente a Trenitalia – riporta il giornale – che dopo il biglietto integrato Atp-Amt bisognerà sedersi a un tavolo e puntare su un'integrazione tariffaria e logistica coinvolgendo anche il trasporto su ferro e quindi Trenitalia». L'obiettivo, vista la grave situazione determinatasi dopo il crollo del ponte, è quello di disincentivare l'uso dell'auto e favorire invece i mezzi pubblici. Per mettere a punto un piano Città Metropolitana e Comune di Genova invitano al confronto Ferrovie. Ad oggi, all'interno del capoluogo ligure esiste già un biglietto integrato Amt-Trenitalia: vale 100 minuti dalla prima timbratura su tutta la rete urbana Amt e un viaggio in treno in seconda classe nel territorio cittadino, da Nervi a Voltri e fino alla fermata Trenitalia di Vesima, e poi da Acquasanta a Pontedecimo. Il biglietto integrato non comprende Volabus e Navebus. L'intento, dunque, è quello di implementare ulteriormente l'integrazione, un po' sul modello della convenzione firmata a marzo tra Amt e Atp Esercizio, che prevede la possibilità di viaggiare con i biglietti Amt da e per piazza della Vittoria, sulle tratte delle linee del gruppo M di Atp (l'azienda Trasporti Provinciali, società per azioni concessionaria del trasporto pubblico nei 67 comuni della città metropolitana e in altri comuni delle confinanti province) che si trovano all'interno del comune di Genova.