Nell'intervista concessa al quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", oggi in edicola, Gianfranco Battisti delinea il futuro del gruppo. Priorità ai pendolari e porte aperte al possibile ingresso del gruppo in Alitalia.
Nella sua prima uscita da Ad di Ferrovie, Gianfranco Battisti, nominato poche settimane fa al vertice del gruppo, segna la discontinuità con la precedente gestione: marcia indietro su Anas e nessun accenno all'ingresso in borsa delle "Frecce", operazione, quest'ultima, tanto cara al predecessore Mazzoncini. Archiviato il passato si delinea all'orizzonte una grande novità: la disponibilità di Fs ad entrare in Alitalia. Dice Battisti: "C'è sicuramente un interesse di Fs che corrisponde a un interesse del Paese a creare un polo intermodale completo e a favorire integrazioni e sinergie, evitare sovrapposizioni. Il modello dell'Alta velocità ha fatto molto male ad Alitalia ed è ora il caso di rivedere quali sinergie siano possibili. Quanto ai possibili compagni di viaggio, nell'ennesima cordata chiamate a salvare la compagnia di bandiera, l'ad di Fs pesa le parole: " Siamo un'azienda aperta e stiamo valutando il dossier. Certo la prima scelta strategica per Alitalia deve essere individuare un partner aeronautico che consenta di sviluppare al meglio il lungo raggio dove si fanno i margini maggiori. Per noi nel progetto deve esserci il collegamento degli aeroporti con la rete Av, l'eliminazione di sovrapposizioni sul piano industriale, un'integrazione anche commerciale con un biglietto unico che consenta di andare da Dubai a Bologna". Per il resto le Ferrovie di Battisti prevedono un'attenzione particolare al trasporto regionale. Il n.1 di Fs parla di priorità ai pendolari , con 6 miliardi di investimenti, prezzi e offerta più flessibili. Promette grande attenzione al Sud con investimenti di 23 miliardi (su 57 totali) e subito rafforzamento dei treni verso Puglia e Calabria e in Sicilia. Freno tirato, invece, sulle acquisizioni di aziende del traporto locale. Rispetto alla politica agressiva messa in campo dall'ex Ad, Gianfranco Battisti delinea un futuro meno arrembante: "Penso che Fs debbano fare più partnership e meno acquisizioni. Sarà il nostro modo di sostenere lo sviluppo. Le acquisizioni ci saranno solo quando risulteranno indispensabili allo svolgimento delle funzioni e del business che vogliamo sviluppare".