Crisi Atac

Atac: arrivano i tornelli e il “dress code” per i dipendenti

Atac: arrivano i tornelli e il “dress code” per i dipendenti

La lotta all'assenteismo si intensifica con l'arrivo di circa 200 tornelli nelle grandi sedi periferiche dell'azienda. Bandite anche le divise "fai da te".

Ad inizio agosto l'azienda dei trasporti capitolina aveva reso noto con un comunicato l'inversione del fenomeno assenteista fra i dipendenti Atac. Nel secondo trimestre 2018, il tasso complessivo di assenze, aveva fatto registrare una diminuzione di 1,3 punti percentuali rispetto al primo trimestre, passando dal 13,67 al 12,33 %.    Nonostante la leggera flessione, l'assenza dai turni di lavoro continua ad essere in doppia cifra: troppo per recuperare la produttività che costituisce uno dei caposaldi del nuovo piano industriale.   Da qui la decisione dell'azienda (a riportare la notizia l'edizione odierna del quotidiano romano "Il Messaggero") di procedere in breve tempo all'istallazione di varchi elettronici nelle sedi periferiche dell'azienda municipalizzata. Secondo quanto riportato il tornello debutterà anche nelle mense aziendali.   Per ora l'azienda parla genericamente di "politiche" messe in atto per aggredire il fenomeno dell'assenteismo senza indicare gli strumenti con i quali intende combattere l'evasione dal lavoro. L'ordinativo di circa 200 varchi elettronici partito a luglio è "l'arma" che Atac intende usare per arginare un fenomeno che non ha pari in altre aziende Tpl.    Intanto l'azienda ha fatto sapere che le divise "fai da te" saranno bandite. Con una circolare firmata il 7 settembre dal nuovo direttore del Personale, Cristiano Ceresatto, sono stati invitati tutti i responsabili a sensibilizzare all'uso del vestiario uniforme fornito in dotazione dall'azienda il personale che svolge attività di carattere operativo: «Si ricorda – si legge nella circolare –  che l'uso del vestiario uniforme è un obbligo in capo al personale, la cui violazione potrebbe comportare l'avvio di appositi iter disciplinari».  . Quindi autisti e macchinisti, ma anche controllori dei biglietti, addetti di ferrovie e metrò, operai della manutenzione, ausiliari del traffico, fra pochi giorni dovranno dire addio agli abiti civili quando sono in servizio.

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