Al via E_mob 2018

A Milano protagonista la mobilità elettrica

A Milano protagonista la mobilità elettrica

È iniziata ieri a Palazzo Regione Lombardia (Piazza Città di Lombardia) la Seconda Edizione di E_mob 2018, la Conferenza Nazionale sulla Mobilità Elettrica. 

E_mob, la Conferenza nazionale della Mobilità elettrica, è giunta alla sua seconda edizione. Fin dal principio  è stata pensata per favorire la cultura dell’elettrico e la diffusione dei veicoli elettrici in tutte le sue forme: dal trasporto pubblico a quello condiviso (sharing) fino a quello privato con bici a pedalata assistita, scooter, moto e auto elettriche. Attenzione particolare è stata data anche al trasporto delle merci, soprattutto quello dell’ultimo miglio nei centri urbani.    Nell'intervento di apertura dei lavori Giancarlo Morandi, Presidente del Cobat (consorzio privato, senza scopo di lucro, che in 30 anni di storia si è affermato come protagonista della Green Economy Italiana, contribuendo alla tutela dell'ambiente e alla salute dei cittadini) ha sottolineato l'importanza della conferenza: "E_mob è, più che un evento, un percorso iniziato un anno fa e che nel corso dei mesi si è arricchito di nuovi compagni di viaggio: gli oltre cento comuni italiani che hanno deciso di scommettere sulla mobilità elettrica, dando il via a una rivoluzione che parte dal basso e che può assicurare un futuro migliore al Paese.   La mission della manifestazione è la riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti con particolare riferimento al taglio delle emissioni di inquinanti dannosi per la salute e dei gas serra responsabili dei cambiamenti climatici. Per una qualità della vita migliore, anche dal punto di vista dell'inquinamento acustico.    La strategia di e_mob per la diffusione della mobilità a zero emissioni è di tipo “dal basso”, ossia cercando di sensibilizzare i cittadini sulla necessità di muoversi in elettrico e aiutando i Comuni a sviluppare infrastrutture e servizi che agevolino la diffusione dei mezzi a batterie. Un coinvolgimento che avviene attraverso il supporto tecnico e la sottoscrizione della Carta Metropolitana della Mobilità Elettrica già firmata da oltre 100 amministrazioni locali con più di 20.000 abitanti. E_mob vuole anche essere un movimento propositivo indicando soluzioni e provvedimenti che potrebbero favorire l’uso dei mezzi elettrici.   Per l'edizione 2018 il comitato promotore ha scelto due parole chiave: condivisione e diffusione.    La Condivisione intesa come diffusione e adesione al messaggio della mobilità elettrica come soluzione efficace per la sostenibilità ambientale. Un’esigenza ormai imprescindibile per l’Italia, detentrice secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente del triste primato europeo dei decessi prematuri dovuti all’inquinamento atmosferico: oltre 80mila a causa dell’elevate concentrazioni di particolato, biossido di azoto e dell’ozono a livello del suolo. Un Paese con 39 capoluoghi di provincia italiani con almeno una centralina fuorilegge (più di 35 giorni per le polveri sottili con concentrazioni medie superiori a 50 microgrammi/metro cubo) e con 28 aree in situazione di emergenza ambientale e sanitaria. Ragione, quest’ultima, che ha indotto la Commissione europea a deferire l’Italia alla Corte di Giustizia in materia di inquinamento atmosferico con possibili sanzioni fino a un miliardo di euro per mancato adeguamento alle norme anti-smog.   La Diffusione si riferisce all’esigenza di ramificare l’infrastruttura di ricarica pubblica con colonnine tradizionali e di nuova generazione e di rendere semplice l’uso dei veicoli elettrici con modalità di “rifornimento” assimilabili con quelle dei mezzi convenzionali. Ma è pure l’auspicio di una rapida conversione del parco circolante pubblico e privato con modelli a batterie, un comparto dove l’Italia segna un netto distacco con altri paesi europei nelle vendite: nel 2017 appena 4.827 (su 1.970.497 immatricolazioni) contro 54.617 della Germania, le 47.298 del Regno Unito e le 36.835 della Francia. Ma fanno meglio di noi pure “piccoli” Paesi come Olanda, Belgio, Svezia (tutte oltre quota 10.000) e la Norvegia che con 62.313 è leader continentale del settore.

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