Per ora si  tratta di un annuncio ma secondo quanto dichiarato alla stampa dall'assessora alla mobilità Linda Meleo entro il prossimo aprile i proprietari dei veicoli a gasolio euro 3 si vedranno sbattuti fuori dall'anello ferroviario.   La cautela è d'obbligo dal momento che, numeri alla mano, nella Capitale i diesel sono in tutto circa 1,4 milioni di cui 200 mila veicoli commerciali. La barriera ai diesel Euro 3 vale per più del 40% dei veicoli: circa 570 mila, quasi la metà.  Dunque, nei piani del Campidoglio, resteranno fuori dall'Anello ferroviario i 238 mila mezzi contrassegnati dal bollino Euro 3 oltre naturalmente tutte le altre categorie più inquinanti: i 143 mila veicoli ante omologazione Euro, le quasi 40 mila automobili Euro 1 e le 148 mila Euro 2.    Potranno, invece, passare dai varchi gli Euro 4, circa  456 mila auto, a cui la sorte, secondo il programma della giunta pentastellata, allunga di un anno la "vita".   Ma sotto la lente di ingrandimento ci sono anche i più moderni veicoli commerciali euro 5 e 6 per effetto dei tanti chilometri che quotidianamente percorrono all'interno della fascia protetta.   L'assessora per ora sfuma i toni che potrebbero allarmare le migliaia di citttadini con un auto vecchia: "Daremo loro il tempo per abituarsi e sostituire la propria auto» afferma Meleo e aggiunge: "il provvedimento  sarà operativo non appena avremo potenziato progetti sul trasporto pubblico locale e forme alternative di mobilità».   Allo studio anche possibili deroghe al divieto: potrebbero essere esclusi i Diesel Euro 3 con  almeno tre persone a bordo, oppure potrebbe essere dato un permesso al proprietario del diesel Euro 3 che presenta una dichiarazione Isee inferiore ai 15 mila euro l'anno.