Mobydixit 2018

Mobilità sostenibile: il rapporto di Euromobility 2018

Mobilità sostenibile: il rapporto di Euromobility 2018

 Dodicesimo rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane, la regina è Parma , al quarto posto Brescia seguita da Padova. Roma soltanto al ventitreesimo posto. Cagliari al settimo posto è l’unica città del sud nella “top ten”. La più insostenibile è Catanzaro, seguita da Potenza e Campobasso.

Parma mantiene saldamente la prima posizione e si conferma la città più "eco-mobile" d'Italia. Vince ancora una volta per la consolidata presenza di un mobility manager di città e di servizi di sharing mobility, ma anche una buona dotazione di servizi di trasporto pubblico e per uno dei parchi circolanti più ricchi di veicoli a basso impatto. E, come se non bastasse, è anche una delle prime città italiane ad aver approvato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.   Milano al secondo posto e Venezia al terzo completano il podio, mentre Cagliari, al settimo posto, è l’unica città del sud nella “top ten”, dove spicca Brescia al quarto posto, seguita da Padova e Torino. Completano le prime dieci posizioni Bologna, Verona e Modena. Roma perde posizioni e si attesta soltanto al ventitreesimo posto. In fondo alla classifica della mobilità sostenibile Catanzaro, poco più su Potenza e Campobasso.   La graduatoria delle città alla ricerca di una mobilità più sostenibile è contenuta nel dodicesimo Rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", elaborato da Euromobility con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e presentato alla Fondazione Biagi di Modena nel corso di MobyDixit, la 18^ Conferenza Nazionale sul Mobility Management e la Mobilità Sostenibile, organizzata a Modena l’11 e il 12 ottobre da Euromobility e Comune di Modena con la collaborazione del Progetto MOVECIT.   Il Rapporto segnala che continua ad aumentare (+0,8%) il tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane (si attesta a 59,3% in linea con il dato nazionale, che fa registrare un incremento ancora superiore, +1,2%) anche se aumenta il numero di veicoli a basso impatto, soprattutto GPL, che raggiungono complessivamente il 9,46% del parco nazionale circolante, e quelli ibridi ed elettrici che aumentano del 45%. Al palo i veicoli a metano (2,49%). Si inverte di nuovo il trend per la qualità dell’aria che, dopo il netto miglioramento del 2016 causato da condizioni meteorologiche favorevoli, torna a far registrare un leggero peggioramento: 20 città rispettano tutti i limiti di normativa, contro le 23 del 2016. Luci e ombre per la mobilità condivisa. Al palo i servizi convenzionali, cioè quelli in cui l’utente preleva e riconsegna i veicoli in parcheggi ben definiti, in espansione (con qualche eccezione) quelli “a flusso libero”, in cui il prelievo e la riconsegna possono avvenire in qualsiasi punto all’interno dell’area prevista dal servizio. Sono questi i dati più rilevanti che emergono dal rapporto che fotografa le principali 50 città italiane: tutti i capoluoghi di Regione, i due capoluoghi delle Province autonome e i capoluoghi di Provincia con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti.   "Questo dodicesimo Rapporto – sottolinea Lorenzo Bertuccio, Presidente di Euromobility – conferma ancora una volta che occorrono misure ben più coraggiose e strutturali di quelle fin qui messe in campo dal governo e dai nostri amministratori. La qualità dell’aria non accenna a  migliorare e, come se non bastasse, non diminuisce neppure il numero di morti sulle strade delle nostre città. E nonostante la mobilità condivisa, grazie anche all’affermarsi delle tecnologie, mostri segnali incoraggianti, seppure con qualche distinguo, continua a crescere il numero di automobili in circolazione e ci allontaniamo sempre di più dall’Europa”.    “Oltre alla realizzazione di interventi già previsti nel Piano della Mobilità ciclabile approvato a fine 2016 – afferma l’assessora Alessandra Filippi di Modena – l’Amministrazione comunale modenese è impegnata nella redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile. Lavorare sullo spazio costruito è molto complesso, ma vogliamo creare le condizioni, anche attraverso interventi strutturali, per accompagnare i cittadini modenesi sempre più verso una cultura della mobilità sostenibile”.   "Con grande soddisfazione apprendo questo riconoscimento che testimonia l'impegno della città di Parma nella diffusione dei principi di sostenibilità”, dichiara l'assessore alle Politiche di sostenibilità ambientale Tiziana Benassi di Parma. “Con l'approvazione del piano urbano della mobilità sostenibile – PUMS -, con l'attuazione del "collegato ambientale", con la partecipazione a diversi progetti europei, Parma sta dimostrando di raggiungere ottimi risultati che tendono e tenderanno sempre più a fare di Parma una città Smart al pari delle più moderne città europee. Il nostro obiettivo è di migliorare sempre più."

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