Crisi Atac

Referendum Atac: serve il quorum

Referendum Atac: serve il quorum

Sarà necessario il quorum per il referendum consultivo del prossimo 11 novembre. Il Campidoglio, smentendo una il nuovo Statuto approvato lo scorso gennaio, ha stabilito che il referendum dovrà reggiungere il 33% degli aventi diritto.

«Dal momento l'indizione del referendum è antecedente all'approvazione del nuovo Statuto, sarà applicata la precedente normativa che prevede il quorum». Con queste due righe il Campidoglio ha liquidato la questione del quorum sì, quorum no.   Smentendo anni di battaglie del movimento  5 stelle, da sempre paladino del "no quorum", tanto da aver approvato lo scorso gennaio il nuovo Statuto della capitale che prevede, appunto, l'eliminazione del quorum per i referendum consultivi, i cittadini romani dovranno recarsi numerosi alle urne (almeno 1 milione) se vogliono davvero cambiare l'Atac.   Il quesito a cui i romani dovranno rispondere è il seguente:  "vuoi che il servizio di trasporto locale resti alla municipalizzata del Comune, ovvero una azienda pubblica (come sostiene il fronte del No), oppure preferisci che il tpl venga messo a gara, con la possibilità che vinca una società privata (l'opzione del Sì)?    Intanto i radicali (che lo hanno promosso) hanno fatto partire una campagna di raccolta fondi per il comitato per il Sì. Soldi necessari per avviare la campagna referendaria e informare i cittadini in primo luogo che l'11 novembre si vota e poi sulle ragioni del Sì.   Chi è contrario alla messa a gara del servizio di trasporto (M5Stelle e anche pezzi del Pd romano) spera ovviamente nel fallimento del referendum: il quorum del 33% gioca decisamente a loro favore.

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