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Roma: scoppia la grana dell’autostazione Tiburtina

Roma: scoppia la grana dell’autostazione Tiburtina

Una levata di scudi contro la decisione di spostare all'estrema periferia della capitale l'Autostazione Tiburtina, terminal delle linee a lunga percorrenza.

La sorte dell'autostazione Tiburtina, terminal delle linee a lunga percorrenza che collegano le linee di trasporto pubblico interregionali, nazionali e internazionali con la capitale è contenuto nel punto 1 della deliberazione della giunta capitolina numero 189 del 16 ottobre 2018, protocollo Rc numero 27031/18.   La giunta Raggi ha stabilito che i pullman dovranno sloggiare dai pressi della stazione Tiburtina e traslocare in "una porzione di area, sita all'interno del nodo Anagnina"come recita la delibera.   Nel punto 2 della stessa delibera la giunta specifica inoltre le risorse da destinare alla sistemazione dell'area: «La giunta delibera di approvare il progetto definitivo dei lavori di riqualificazione della suddetta area…per un importo complessivo di 624.681,82 euro».   Tanto è bastato per suscitare la reazione degli operatori per nulla rassicurati dai successivi comunicati stampa del Campidoglio tesi a sottolineare la "temporaneità" dello spostamento. Sulla base del semplice ragionamento logico che nessuno spende una rilevante cifra per soluzioni tampone (e 624 mila euro per le esauste casse capitoline non sono poca cosa) è partita nei giorni scorsi la reazione di chi si vede costretto al trasloco forzato.   Nelle ultime ore, infatti, la reazione a colpi di comunicati stampa non si è fatta attendere; ha cominciato Tibus srl, la società che controlla l'Autostazione Tiburtina,  che ha sottolineato l'incongruenza fra il termine "temporaneo" e l'ingente somma destinata ai lavori: "Perché spendere 624.000 euro di denari pubblici per un’opera sostanzialmente inutile ad Anagnina per stessa ammissione dell’Assessore? Perché non è stata avviata la procedura di gara per la gestione dell’autostazione Tiburtina, come peraltro più volte suggerito dalla stessa Tibus? Perché non si è nemmeno preso in considerazione il project financing del valore di 6 milioni proposto ormai due anni orsono?"   Analoga vigorosa reazione (con tanto di interrogazione parlamentare) è giunta da alcuni rappresentanti eletti nei collegi abruzzesi, uniti trasversalmente con la sola eccezione dei pentastellati, contro la decisione assunta dalla Sindaca Raggi e che, a loro parere, complicherebbe la vita dei numerosi pendolari abruzzesi fruitori della centralissima autostazione.   Per ora, la posizione ufficiale espressa dell'assessore Meleo, è quella di insitere sulla provvisorietà dello spostamento. Nel braccio di ferro oramai ingaggiato si vedrà chi l'avrà vinta: il Campidoglio o l'insieme dei contrari che richiede il ritiro della delibera.

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