Referendum Atac

Atac: fallisce il referendum

Atac: fallisce il referendum

Votano solo il 16,3% dei romani.  Il quorum non è raggiunto: il servizio resta pubblico

In circa 400 mila si sono recati ai seggi e la stragrande maggioranza ha votoato Sì. Troppo pochi però per imprimere un radicale cambio di rotta dell'azienda di trasporto più disastrata d'Italia.   Servivano almeno 750 mila elettori, pari al 33% degli aventi diritto. Obiettivo che si sapeva difficilissimo da raggiungere ed, infatti, così è stato.   L'Atac resterà pubblica, come ha trionfalmente dichiarato una raggiante Raggi: niente gare. Nè ora e, forse, neanche domani.  Difficile dire se sul risultato abbia pesato di più la scelta consapevole di dire no "ai privati" disertando le urne o l'indolenza tipica di una città che digerisce tutto.   Il dato è chiaro: per i romani il trasporto deve rimanere così com'è. Gli utenti dei mezzi pubblici (che quotidianamente sono molti di più dei 400 mila arditi che ieri si sono recati alle urne) all'ipotesi di un cambio radicale, come prospettato dal quesito referendario, hanno risposto "Mejo de no".

 

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