La crisi della Capitale

Roma: rapporto sui servizi pubblici, bocciatura scontata per il tpl

Roma: rapporto sui servizi pubblici, bocciatura scontata per il tpl

Il rapporto 2018 sui servizi pubblici erogati dalla Capitale non riserva sorprese. Bocciati su tutta la linea i trasporti e la raccolta dei rifiuti 

E' stato presentato ieri in Campidoglio dal presidente Carlo Sgandurra il rapporto, basato sull’analisi di indicatori quali-quantitativi ed economici della Capitale. Il rapporto fornisce come ogni anno un aggiornato quadro di sintesi dei principali servizi pubblici erogati nella capitale, anche attraverso un confronto con le principali realtà urbane nazionali ed europee.   La novità, rispetto al rapporto 2017, è che non ci sono novità: la capitale continua la sua inesorabile discesa verso il basso. Nei servizi essenziali, trasporti e rifiuti, il declino appare inarrestabile. A far tirare un flebile sospiro di sollievo solo l'offerta culturale che i romani sembrano apprezzare.   Tornando al trasporto pubblico, l'agenzia per il controllo e la qualità dei servizi scrive: "Resta problematica la condizione della mobilità, soprattutto di superficie. Nel caso di Atac, persiste la difficoltà di attuare puntualmente quanto programmato anche a causa del taglio dei costi per la manutenzione, che rendono quello romano il parco vetture tra i più modesti e vetusti d’Italia". E ancora: "Tra squilibri gestionali e tensioni finanziarie, le ripercussioni sulla qualità del servizio reso ai cittadini sono clamorose: negli ultimi 4 anni, ad esempio, è raddoppiato il numero delle corse di superficie a gestione Atac soppresse che nel 2017 sfiora 1,3 milioni, in aumento del 26,5% rispetto al 2016, mentre guasti e ritardi hanno fermato quasi una vettura su due. Dato aggravato dal numero degli utenti trasportati che nella capitale si aggira attorno a 1,2 miliardi di passeggeri l’anno, superando l’intera somma di quelli che si avvalgono del tpl a Milano, Torino e Napoli".    Anche per il servizio erogato dalle metropolitane arriva la battuta d'arresto: "Anche il trend positivo della rete metropolitana – scrive l'agenzia – registra una battuta d’arresto: mancanza di pezzi di ricambio, scioperi e malfunzionamenti sono alcune delle cause responsabili di una flessione in negativo del 6% della qualità percepita dagli utenti rispetto all’anno precedente, con un ingente aumento anche in questo caso delle corse perse di oltre il 41% tra 2016 e 2017".   L’unico dato che registra il segno più è il numero degli abbonamenti annuali venduti e in generale i ricavi dalla vendita dei titoli di viaggio,che, certifica il rapporto, arriva a coprire ora il 31% dei costi operativi, in linea con il dato del 2016 e in tendenziale crescita dal 2012, quando la copertura si attestava al 26%.   Rapporto integrale dell'agenzia

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