Un'articolo del quotidiano francese "Le Figaro", ripreso oggi da "Affari e Finanza" , porta a conoscenza delle pressioni che in queste settimane il commissario europeo alla concorrenza,Margrethe Vestager, è sottoposta dai due colossi  europei Alstom e Siemens.   Il prossimo 18 febbraio, infatti, la commissione dovrà esprimersi sulla richiesta di fusione delle principali aziende ferroviarie del continente europeo. Una desisione cruciale destinata a cambiare per sempre il panorama continentale nel settore ferroviario.   Il fatto è che i due grandi gruppi spingono in direzione della costituzione di una sorta di "Airbus" ferroviario in grado di contrastare l'espansione di un altro grande colosso, Crrc, che dalla Cina sta progressivamente colonizzando fette importanti del mercato.   In altri termini, gli operatori europei stanno indicando a Bruxelles che l'unico modo per sbarrare il passo alla marcia incontrastata del colosso cinese è non solo consentire ma anche celebrare il matrimonio di Altom e Siemens.   Fra gli argomenti portati a supporto della tesi la recente decisione di Pechino cha ha appena ratificato un programma di investimenti per 125 miliardi di dollari in nuove infrastrutture ferroviarie (una cifra superiore all'intero mercato internazionale odierno dei trasporti su rotaia (110 miliardi) che andranno ad appannaggio di Crrc e dell'altra grande azienda che si occupa di infrastrutture di segnalamento Crsc.    Da qui la preoccupazione (non infondata) che l'espansione cinese prosegua ben oltre i confini nazionali: dopo lo sbarco negli Usa negli Stati Uniti (Boston, Washington, Los Angeles e Chicago sono entrati nell'orbita Crrc) il prossimo passo sarà il ricco mercato europeo.