La multinazionale del Tabacco offre il biglietto e gli abbonamenti agli utenti delle linee 676 e 677
Due nuove linee di autobus, la 676 e la 677, pagate dall'azienda e aperte a tutti i cittadini. Più abbonamenti gratis per i mezzi pubblici agli oltre 1.600 dipendenti. Sono le nuove misure sulla mobilità presentate ieri da Philip Morris Bologna a servizio della fabbrica che la multinazionale del tabacco ha inaugurato quasi tre anni fa a Valsamoggia. E' quanto si apprende dal quotidiano bolognese "Il Resto del Carlino" oggi in edicola. Si tratta di una vera e propria novità: è la prima volta, infatti, che in Italia un privato si offre di pagare il biglietto agli utenti. Alla base dell'iniziativa l'idea (partorita da Philip Morris, Regione, Città Metropolitana, Tper e Trenitalia) di fondo è quella di incentivare i dipendenti della multinazionale all'abbandono del mezzo privato, ma di estendere il beneficio del "mezzo" gratis anche a tutti gli utenti delle zone interessate. In concreto il servizio, attivo da ieri, interessa un bacino di oltre 2mila persone e prende forma con sette corse della linea 677 che collegano il Villaggio Ina-Normandia alla stazione ferroviaria di Anzola e quindi alla fabbrica di Crespellano, più altre sette della linea 676 che invece collegano la stazione di via Lunga-Crespellano alla fabbrica. L'accordo prevede che i lavoratori che arrivano da Bologna, Modena o Vignola possono usare i treni fino a quelle stazioni e poi il nuovo bus per andare al lavoro, con circa dieci minuti di viaggio. Negli orari invece in cui i treni non ci sono le due linee vengono allungate fino a Bologna, con poco più di mezz'ora complessiva di tragitto. Dato particolarmente importante è che le nuove linee coprono un'area ad alta concentrazione industriale (nella zona ci sono anche Brt, Macron, Euroricambi e Terex, per esempio), e ora Philip Morris prenderà contatti con altre imprese per cercare di estendere o condividere il servizio.