Mobilità sostenibile

Roma: bike sharing, ci prova Uber

Roma: bike sharing, ci prova Uber

Sbarcano nella capitale (prima città italiana) le biciclette rosse a pedalata assisitita di Uber

Da ieri sui sampietrini di Roma sfrecciano le rosse biciclette elettriche di Uber, la società californiana nota per i servizi di autonoleggio con tassista e di consegna di cibo a domicilio.    Una buona notizia per gli appassionati delle due ruote con a cuore la mobilità sostenibile; una vera e propria sfida per l'azienda che si avventura in una vera e propria Jungla.    Roma, infatti, è fra le capitali europee meno "bike friendly" fra tutte le grandi città: la capitale oltre a vantare il centro storico più grande d'Europa e una periferia sterminata ha dalla sua una rete di strade ciclabili striminzita. Gli episodi di vandalismo e furti completano il quadro. Ad ogni modo, i californiani di Uber credono che la situazione migliori (i cittadini lo sperano) e per questo hanno deciso di investire.    Roma, inoltre, sarà la prima città italiana ad ospitare il servizio di bike sharing di Uber e potrà contare su 700 biciclette a pedalata assistita. Nelle prossime settimane il numero dei velocipedi dovrà aumentare (secondo i piani della società) a 2800 per un'area coperta di 57 chilometri quadrati.   Il servizio costerà 20 centesimi al minuto, mentre lo sblocco della bici costerà 50 centesimi. Il servizio sarà “free floating”, e al momento non sono previste stazioni di parcheggio. Tutte le biciclette "Jump" sono dotate di Gps e tecnologia lock to integrata (lucchetti che permettono parcheggiare le due ruote ovunque) che liberano l'utente dalla faticosa ricerca di una rastrelliera.

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