Richiamati da Industria Italiana Autobus i 91 mezzi recentemente acquistati per un difetto a un componente
Secondo quanto riportato oggi da diversi quotidiani una nuova tegola si è abbattuta sull’azienda capitolina dei trasporti: 91 bus a metano modello Citymood, lunghi 12 metri, recentemente acquistati e che avrebbero dovuto implementare la flotta riducendo l'età media di 13 anni, sono stati richiamati in officiano a causa di un difetto.
Industria Italiana Autobus, il produttore che ha fornito i Citymood, con un comunicato diffuso in queste ore ha spiegato i motivi del fermo: “ i mezzi sono stati richiamati, in via preventiva, in seguito alla notifica ricevuta da parte di un fornitore per una potenziale difettosità su un componente che viene distribuito a livello mondiale e presente anche su alcuni dei nostri mezzi. Gli interventi di ripristino avverranno in tempi celeri, in collaborazione con la nostra rete di assistenza su Roma”.
Per Atac si tratta in ogni caso di una grana che incide pesantemente sui livelli del servizio, già deficitario, in un momento particolare come l’attuale. Nonostante le rassicurazioni di una rapida sostituzione “a rotazione” del componente difettoso, l’azienda di trasporti capitolina è in queste ore alle prese con un rebus di difficile soluzione. L’azienda di Via Prenestina non può infatti prescindere dall’impiego dei nuovi autobus vista la disastrata situazione in cui versa il suo parco vetture. La necessità di garantire livelli di servizio adeguati in presenza delle restrizioni imposte per il Covid-19 è un ulteriore complicazione che rischia di incidere ancora di più su un servizio già precario.