Indagine sulla mobilità

La mobilità post-covid 19

La mobilità post-covid 19

La ricerca mensile di Areté evidenzia le nuove tendenze e i nuovi scenari di mobilità dopo l’emergenza Coronovirus. Crolla la fiducia nel Tpl

Sette italiani su 10, superata l’emergenza COVID-19, utilizzeranno l’auto per i propri spostamenti. Tutti gli altri si divideranno le altre forme di mobilità. Per gli acquisti di nuove auto, complice la crisi economica, gli italiani sono sempre più propensi a servirsi di finanziamenti e nuove formule come il noleggio a lungo termine. Solo 1 su 3 è disposto ad acquistare la vettura in contanti. Nel processo d’acquisto cresce l’apertura verso le tecnologie digitali e i contatti, anche serali o di domenica, con il concessionario.   Soni questi i principali trend che emergono dalla survey mensile “Come cambiano le tue abitudini”, condotta a cavallo tra i mesi di aprile e maggio da Areté (azienda leader nella consulenza strategica fondata da Massimo Ghenzer) per fotografare i cambiamenti in atto nel mondo della mobilità.

La ricerca, condotta con metodo CAWI su un panel di 509 interviste sull'intero teritorio nazionale nella fascia d'eta 30-65 e con una netta prevalenza maschile (70%-30%) restituisce una fotografia in parte attesa circa il "sentiment" dei cittadini, in questa fase storica, riguardo agli spostamenti sui mezzi pubblici.

Se il rischio contagio è ancora parte del nostro vivere quotidiano non sorprende che l'uso dei mezzi di trasporto pubblici sia ancora più penalizzato rispetto all'uso del mezzo privato. Scontato, dunque, il trionfo dell'automobile: nelle interviste quasi il 70% degli intervistati conferma che per gli spostamenti abituali farà ricorso all'auto. Il rimanente 30% si dividerà fra bicicletta, bus, scooter, e car sharing.
Il dato che sorprende che nelle preferenze del panel l'uso della bicicletta supera, di poco, il mezzo di trasporto pubblico: 11% contro il 10,4%. Il resto del rapporto analizza invece il settore Automotive: in una fase critica per il mercato , praticamente azzerato durante il lockdown e ridotto al lumicino nelle prime settimane di riapertura, lo studio propone un focus sulla propensione e modalità di acquisto di nuove auto. Complice la dura crisi economica e l’impossibilità di immobilizzare grandi capitali che tocca ampie fasce della popolazione, sono destinate a cambiare le formule di acquisto: solo 1 italiano su 3 si dice intenzionato a comprare in contanti l’autovettura, il 57% intende farlo tramite finanziamento o leasing, l’8% è pronto ad affidarsi al noleggio a lungo termine.    L’adozione di misure restrittive e di dispositivi individuali di protezione finalizzati a contenere la diffusione del contagio stanno rivoluzionando anche il processo di acquisto dell’auto. Il 70% dichiara di voler avviare da casa  la trattativa con il venditore della concessionaria attraverso un collegamento audio e video (soprattutto tramite WhatsAPP e Skype) che faciliti la comunicazione. Oltre l’80% è disponibile a ricevere una video-chiamata nella seconda metà della giornata (dalla pausa pranzo in poi), il 15% anche dopo le 20.

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