Lombardia: la scure del Covid si è abbattuta sui conti di Trenord

Lombardia: la scure del Covid si è abbattuta sui conti di Trenord

La pandemia ha causato un vero e proprio terremoto sui bilanci delle aziende Tpl. Per Trenord nel 2020 sono previsti minori ricavi per 150-200 milioni. 

Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” l’epidemia Covid-19 ha causato un vero e proprio terremoto sugli equilibri economico-finanziari  di Trenord, la società mista controllata con quote paritetiche al 50% del capitale sociale da Trenitalia (gruppo Fs) e da Ferrovie Nord Milano (Fnm), che gestisce il trasporto ferroviario della Regione Lombardia   Nei soli mesi di marzo e aprile – scrive il quotidiano – Trenord ha registrato: -85/90% dei passeggeri trasportati; -60% del numero di treni in circolazione, in ottemperanza alle ordinanze di Regione Lombardia che hanno poi previsto la progressiva riattivazione della totalità del servizio; -54 milioni di euro di ricavi, che con il proseguire dell'emergenza (meno passeggeri, distanziamento obbligatorio, sospensione delle attività) potranno raggiungere un valore compreso tra i 150 e i 200 milioni di minori ricavi nel 2020, circa la metà di quanto Trenord incassa dai biglietti in un anno "normale" (360 milioni).
  Nelle dichiarazioni rese al giornale Marco Piuri, ad di Trenord, sottolinea che l’intervento di sostegno da parte dello Stato è dovuto e necessario: “Come aziende che gestiscono un servizio pubblico- dichiara Piuri –  noi non stiamo chiedendo un intervento perché siamo un settore in crisi; noi stiamo chiedendo quanto ci è dovuto. La compensazione dei mancati ricavi – dovuto a cause di forza maggiore indipendenti dall'azienda, come è stata l'emergenza Covid-19 – è un diritto che ci spetta da Contratto di servizio, come previsto dal regolamento europeo 1370, per garantire un equilibrio economico-finanziario delle aziende”.
    Un quadro a tinte fosche che, nelle valutazioni del numero uno di Trenord, produrrà effetti anche nel 2021: “Nel futuro post Covid-19, per i prossimi 12-18 mesi – sottolinea Piuri – prevediamo di convivere ancora con l'emergenza virus: al di là delle possibili evoluzioni dal punto di vista sanitario, anche nel 2021 continueremo a registrare ricavi inferiori rispetto al 2019, pur se con uno squilibrio certamente meno significativo di quello avuto nel 2020. Per questa ragione, sarà necessario individuare nuove risorse o ponderare quanti e quali servizi fare, sulla base della domanda di mobilità e delle risorse disponibili”.

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