I dati di Roma Servizi per la Mobilità sui flussi di traffico confermano un forte calo negli accessi alla metropolitana. In controtendenza il traffico veicolare privato.
Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano “Il Messaggero”, oggi in edicola, i dati di Roma Servizi per la Mobilità sui flussi di traffico nelle ultime due settimane (con le scuole riaperte e il ritorno alla “normalità” per il servizio pubblico) svelano un forte calo di accessi alla metropolitana nonostante la capienza massima fino all'80 per cento.
Nel confronto con la stessa settimana dello scorso anno la riduzione è stata significativa: -38% di viaggiatori sulla Roma-Lido, -50% sulla linea A, -48% sulla B, -56% sulla B1, -36% sulla C.
Il report segnala che all'inizio di marzo, prima del lockdown , gli ingressi giornalieri superavano addirittura la capacità massima (113% sulla linea C, 112% sulla B1), il 25 settembre le presenze si sono diradate in modo consistente: la C si è riempita al 61%, la Roma-Lido al 51%, la B1 al 37%, la A al 48%, la B al 44%.
Per quanto riguarda la domanda di mobilità sui mezzi di superficie, in assenza di un sistema efficace di rilevamento (sui bus non si è obbligati a vidimare il biglietto per sbloccare i tornelli come in metro), i sindacati confermano un calo complessivo, al netto dei picchi riscontrati nelle fasce a più alta frequentazione da parte di studenti e pendolari.
Il traffico veicolare si mantiene invece stabile, in controtendenza rispetto al crollo di utenti dei mezzi pubblici: in aumento dell'1% il 7 settembre, in calo del 2% il 14 settembre rispetto agli stessi giorni dello scorso anno. Lievi oscillazioni che mostrano come l'emergenza Covid abbia impattato in modo più significativo sul Tpl, mentre per gli spostamenti si tende a preferire il mezzo privato ritenuto più sicuro.