Emergenza Covid

Asstra: Gibelli,” il tpl è gestito in sicurezza”

Asstra: Gibelli,” il tpl è gestito in sicurezza”

Nell’intervista concessa al “Corriere della Sera” in edicola oggi, il numero 1 di Asstra, respinge le accuse piovute sul tpl

  Con un intervista concessa oggi al quotidiano “Il Corriere della Sera” Andrea Gibelli, presidente di Asstra, l’associazione che riunisce le società di trasporto locale, nonché numero uno di Ferrovie Nord Milano, respinge le critiche sollevate da più parti nei confronti del Tpl accusato di mettere a repentaglio la salute dei passeggeri. «Siamo stati accusati di non trasportare in sicurezza i cittadini non è così” Andrea Gibelli mette subito in chiaro la posizione di tutte le aziende tpl che lui rappresenta e aggiunge: “le persone hanno sempre viaggiato secondo regole dell'Ats, in totale sicurezza”.

Respinte le accuse il numero uno di Asstra ricorda ciò che l’associazione da lui presieduta ripete da mesi senza risultati: “A un certo punto – dichiara – si è cominciato a vietare tutto tranne l'autonomia scolastica. Lo chiedevamo da mesi, di scaglionare gli ingressi a scuola, in ufficio, in fabbrica. E nessuno ci ha ascoltato”.
Un atto d’accusa che chiama in causa chi doveva prevedere le difficoltà a cui sarebbe andato incontro il trasporto pubblico: “Si chiamano orari di punta in tempo di pace, figuriamoci in mezzo a una pandemia. Sarebbe stato sufficiente far muovere le persone un'ora dopo”.
Di fronte alle evidenze di mezzi sovraffollati Gibelli risponde chiamando in causa i ministeri dei Trasporti e dell’Istruzione:

«Per il libretto di omologazione – dice Gibelli – un tasso di riempimento dell'80 per cento, fissato dal ministero, vuol dire 5 persone per metro quadrato. Siamo stati attaccati anche se le regole sono state emanate dal governo. Mezzi sanificati, mascherine obbligatorie, apertura delle porte per il ricambio d'aria. La regola del metro di distanza non vale sui mezzi dal momento che il contatto non supera 15-20 minuti in media. E tutti gli studi internazionali dicono che con queste precauzioni i mezzi pubblici non sono veicolo di contagio. Il punto è che il ministero dei Trasporti e quello della Scuola hanno scaricato su di noi le responsabilità”.

Anche sul mancato controllo da parte del personale delle aziende Tpl il presidente di Asstra è netto: “Gli autisti devono guardare la strada, con un mezzo che misura 18 metri, non possono fare l'appello dei viaggiatori a ogni fermata. Lo ripeto, le condizioni di viaggio erano in sicurezza. Più che alle macchinette del caffè di molte scuole”.

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