Concorrenza

Arriva Italia: completata la fusione per incorporazione delle controllate sul territorio

Arriva Italia: completata la fusione per incorporazione delle controllate sul territorio

Pronti nuovi investimenti in Italia nei prossimi tre anni per ulteriori 50 milioni di euro circa (di cui 30 milioni per l’acquisto di nuovi autobus e 10 milioni per la bigliettazione elettronica) in aggiunta ai 123 milioni di euro già pianificati nel prossimo triennio per l’acquisto di 550 autobus: focus su sostenibilità e attenzione all’utente.

Arriva Italia – società italiana controllata dalla tedesca Deutsche Bahn, uno dei leader mondiali nei servizi di trasporto passeggeri – ha completato un processo di fusione per incorporazione delle aziende italiane a oggi completamente controllate: SAVDA (Aosta) SADEM (Torino), SAB (Bergamo), SIA (Brescia) e KM (Cremona).  La fusione per incorporazione avrà decorrenza a partire dal 31 dicembre 2020; non rientrano invece nella fusione le società partecipate (Arriva Veneto, Arriva Udine, ASF Como e Trieste Trasporti).
Così il comunicato stampa diffuso in queste ore sul sito istituzionale del gruppo.   La nuova Arriva Italia darà vita a una Società con una flotta di 1350 autobus, 1500 dipendenti e 50,2 milioni di bus/km annui, con un volume d’affari di 150 milioni di euro (al netto delle società partecipate).   Arriva Italia fa sapere che tutti i servizi svolti dalle controllate proseguiranno senza alcuna interruzione. Verrà mantenuto inoltre lo stesso organico lavorativo e verranno garantiti gli stessi servizi sul territorio, senza che la fusione comporti quindi conseguenze su quello che è il normale svolgimento del servizio di TPL in ogni territorio in cui Arriva Italia opera.
  Arriva- chiude la nota –  punta a nuovi investimenti in Italia per 50 milioni di euro, oltre ai 123 milioni di euro già pianificati nel prossimo triennio per l’acquisto di 550 autobus volti a potenziare l’offerta del trasporto pubblico locale. Un’attenzione particolare è rivolta verso la sostenibilità ambientale e la riduzione dei consumi: a Cremona, per esempio, si punta a introdurre nella flotta 19 nuovi autobus elettrici, più i due già in servizio, entro il 2023, grazie a 6 milioni di contributo del Ministero dell’ambiente oltre a 2 milioni finanziati da Arriva Italia.

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