Crisi Tpl

I conti in rosso del Tpl

I conti in rosso del Tpl

Sull’edizione odierna del quotidiano economico “Il Sole 24 ore” sono riportate le stime elaborate delle associazioni che riuniscono gli operatori del settore

Secondo quanto riportato oggi dall’edizione del quotidiano economico “Il Sole 24 ore” l’intero settore del trasporto pubblico locale rischia di essere travolto dal Covid-19.

La pandemia rischia dunque di compromettere l’equilibrio economico-finanziario delle aziende. Nonostante il calo della domanda le organizzazioni rappresentative sottolineano, infatti, che a fronte di un calo verticale dei ricavi i volumi di produzione sono rimasti gli stessi e, per far fronte alle misure di contenimento del contagio, hanno dovuto  incrementare l’offerta per rispettare il limite al 50% della capienza dei mezzi.

Nel 2020 Agens (l’associazione di Confindustria a cui aderiscono tra gli altri Atm Milano, Atac Roma, Gruppo Fs Italiane e Trenord), stima che la perdita di ricavi da traffico per il Tpl locale e regionale nel suo complesso “può essere prudenzialmente quantificata in almeno 2,2 miliardi di euro”.

Anche le previsioni per l’anno in corso non sono positive. Secondo Anav, Agens e Asstra, le associazioni che rappresentano l’intero complesso delle imprese esercenti i servizi di trasporto pubblico locale e regionale, il protrarsi dell’emergenza comporterà nel primo semestre 2021 un crollo dei ricavi da traffico stimabile in un miliardo di euro. I livelli di traffico pre Covid non saranno ristabiliti prima del 2024-2025.

Interrogato dal quotidiano Arrigo Giana, presidente di Agens, evidenzia che le misure di sostegno messe in campo hanno solo in parte alleviato la sofferenza delle aziende: «Ristori, sgravi e altre forme di sostegno pubblico – ha dichiarato al giornale – hanno rimediato solo in parte ai mancati introiti dovuti al calo della domanda e alle maggiori uscite connesse alla gestione della crisi sanitaria, anche in ragione della struttura dei costi del settore, caratterizzata da costi fissi pressoché incomprimibili».
Per le tre associazioni rimane prioritario il consolidamento del quadro “ristori” al fine di garantire  l’equilibrio economico dell’intero settore. In questo senso le risorse del Recovery plan rappresentano lo strumento cruciale per mettere in sicurezza le aziende e un’occasione unica per disegnare il futuro della mobilità nel nostro paese. Parallelamente alle risorse da investire Arrigo Giana indica nella riforma dell’intero settore l’altro pilastro su cui deve poggiare la mobilità del futuro nel nostro paese.

Nel corso dell’audizione in Commissione trasporti alla Camera il presidente di Agens ha presentato infatti un pacchetto di proposte per il rilancio del settore su cui spiccano la richiesta di una semplificazione del quadro normativo e regolatorio,e l’adozione di  interventi normativi atti a favorire le aggregazioni industriali, per superare l’ostacolo della mancata crescita dimensionale delle imprese e la bassa propensione e capacità di investimenti sul lungo periodo.

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