Mobilità sostenibile

Emilia Romagna: stazioni ferroviarie, firmato protocollo d’intesa tra RFI e Regione

Emilia Romagna: stazioni ferroviarie, firmato protocollo d’intesa tra RFI e Regione

Dopo il rinnovo del parco treni, parte in Emilia-Romagna il piano che potenzia i servizi e il ruolo delle stazioni ferroviarie.

È stato firmato ieri da Regione Emilia-Romagna e Rete ferroviaria italiana (Gruppo Fs italiane), il ‘Protocollo d’intesa per lo sviluppo dell’intermodalità nelle stazioni ferroviarie’ con l’obiettivo entro il 2024 di definire e attuare una serie di azioni per rendere le stazioni ferroviarie veri e propri centri di mobilità sostenibile attraverso lo sviluppo di servizi intermodali – ferro-gomma-ciclabili-pedonali – e migliorando al tempo stesso la loro accessibilità per tutti i cittadini.

Premessa al nuovo programma è il ruolo delle stazioni quali snodi fondamentali del sistema di trasporto regionale integrato come previsto nel Prit 2025, il Piano regionale integrato dei trasporti.

“Il miglioramento dell’accessibilità e attrattività delle stazioni è parte fondamentale della strategia di RFI, in coerenza con quella del Gruppo FS- sottolinea la responsabile della Direzione Stazioni di RFI, Sara Venturoni- infatti il nuovo concetto di stazione che stiamo proponendo punta a svilupparne a pieno il potenziale di nodo trasportistico e di polo di servizi, in osmosi con i territori serviti dalla rete ferroviaria, contribuendo al loro sviluppo sostenibile. Per vincere una sfida così impegnativa occorre mettere a sistema le scelte, le azioni e le risorse, intensificando la collaborazione tra RFI e gli Enti Locali. E il Protocollo d’Intesa sull’intermodalità serve esattamente a questo”.

 

Gli ambiti di programmazione e le attività del Protocollo
Sono in pratica tre gli ambiti di azione del protocollo.Il primo riguarda il trasporto pubblico locale dove si svilupperanno azioni per migliorare la domanda di mobilità ferro-gomma, i percorsi di interscambio, gli spazi con l’obiettivo di ridurre anche i tempi complessivi di viaggio.

Il secondo ambito interessa la mobilità ciclabile con l’obiettivo di migliorare il raccordo delle stazioni ferroviarie con i percorsi ciclabili esistenti, con particolare attenzione alle ciclovie nazionali, alla ciclabilità regionale e locale, ai collegamenti ciclabili tra le stazioni e i grandi attrattori di traffico, oltre alle infrastrutture al servizio della ciclabilità (rastrelliere, velostazioni, ciclofficine) e alla valutazione di nuovi servizi e micromobilità con stalli dedicati alla presa-rilascio dei mezzi in stazione.

Infine, il terzo ambito riguarda la mobilità elettrica e condivisa con misure dedicate alla definizione della tipologia di colonnine e dimensionamento delle stazioni di ricarica dedicate a taxi-Ncc, car sharing e privata.

Oltre a queste aree tematiche potranno essere trattati ulteriori argomenti quali la mobilità pedonale per definire percorsi di qualità tra le stazioni e i poli attrattori di primo livello – scuole, ospedali e servizi sanitari, grandi poli del turismo, aggregatori di attività lavorative, ecc. -, con particolare attenzione alle persone con disabilità e a mobilità ridotta.

(Fonte: www.regione.emilia-romagna.it)

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