Nell’intervista concessa al quotidiano milanese il Presidente di Asstra ribadisce la posizione dell’Associazione. Aumento della percentuale di carico per scongiurare gli affollamenti
Nell’intervista concessa oggi al quotidiano “Il Corriere della Sera” Andrea Gibelli, presidente di Asstra, l’associazione delle imprese di trasporto pubblico locale e numero uno del gruppo FNM, ha illustrato la posizione delle aziende Tpl in vista della riapertura delle scuole prevista per il prossimo 26 aprile.
Rispetto allo scorso settembre il Presidente di Asstra ribadisce che allo stato attuale, e con il limite di capienza al 50% sui mezzi di trasporto, non è possibile sciogliere i nodi dell’affollamento nelle ore di punta: «Se le classi si riempiranno fino al 100% – dichiara al quotidiano – sarà necessario aumentare la capacità dei mezzi di trasporto almeno fino all’80%, non c’è altra soluzione, serve equilibrio tra la completa riapertura delle scuole e la capacità di carico dei mezzi pubblici».
Un problema che nonostante i tavoli prefettizi con scuole e aziende Tpl rischia di presentarsi il prossimo 26 aprile. Dice Gibelli: «A settembre i bus strapieni furono appena il 2% e si trattava delle aree delle grandi città. Nel resto d’Italia tutto filò liscio. E comunque le norme che autorizzavano il riempimento fino all’80% erano state decise dal governo. Da allora molte cose sono cambiate, a partire dalla capienza massima scesa al 50%».
Per il presidente di Asstra il coefficiente di carico è la chiave di volta: «Non c’è una soluzione unica, serve invece un coordinamento tra tutte le parti – scuole e trasporti -, bisogna parlarsi, facciamo tesoro dell’esperienza dei tavoli prefettizi. Ma la capacità di carico va aumentata al pari del numero degli studenti. Intanto abbiamo introdotto i contapersone per controllare gli accessi».
Rispetto alle obiezioni di chi chiede più autobus in strada Gibelli è netto: «Non si possono aggiungere le corse, la morfologia delle città non lo permette e le metropolitane che portano 800 persone non possono essere sostituite dagli autobus: non posso mettere 100 bus in strada per sostituire le corse del metrò, né far girare i bus turistici nei centri storici. L’unica è aumentare la capienza».
Infine, rispetto ai livelli di sicurezza sanitaria a bordo dei mezzi pubblici Gibelli tende a ridimensionare la portata delle verifiche a tappeto sugli autobus condotte dai Nas nei giorni scorsi: «In un anno – sottolinea Gibelli – abbiamo fatto passi in avanti significativi. Le sanificazioni sono state intensificate grazie alla tecnologia, come la nebulizzazione a ioni d’argento che crea una protezione all’interno dei bus e dura fino ad una settimana».