Con una nota diffusa in queste ore Start Romagna ha reso noto che l’Assemblea dei Soci di Start Romagna, ha approvato il Bilancio Consuntivo 2020, il Piano Industriale e il Bilancio di Sostenibilità.
Un anno di TPL nello scenario della pandemia ha mantenuto la solidità aziendale e attivato numerose iniziative innovative, alla base del nuovo Piano Industriale 2021-2024. Sul risultato di bilancio comunque positivo pari a 40.277 € si specchiano i risparmi nei costi operativi, passati da 77,5 a 72,1 mln di euro. Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è pari ad 8,1 mln di euro (+0,6 mln rispetto al 2019).
Questi in estrema sintesi i risultati del bilancio consuntivo 2020 approvato in queste ore da Start Romagna.
I numeri
Complessivamente il totale del valore della produzione è stato di 81,5 mln di euro, in calo di 4,9 milioni rispetto al 2019. I ricavi nel 2020 sono stati di 64,2 milioni (70,8 milioni nel 2019). L’impatto dell’emergenza sanitaria – sottolinea l’azienda – ha colpito tutte le principali categorie dei ricavi di Start Romagna, in maniera più significativa i ricavi da traffico scesi di circa 8,4 milioni, imputabili totalmente ai lockdown e al minor utilizzo dei mezzi a seguito della pandemia. Per compensare la riduzione dei ricavi tariffari subita dalle aziende del trasporto pubblico locale a causa dell’emergenza sanitaria è stato istituito un fondo nazionale. Per Start Romagna il contributo ad indennizzo dei minori ricavi si attesta in circa 4,3 mln di euro.
Per quanto riguarda il servizio nel corso del 2020 i 561 mezzi di Start Romagna hanno compiuto 18.929.137 km, due milioni in meno del 2019; 31,3 milioni i passeggeri trasportati (sono 48 milioni nell’attività a regime nei due anni precedenti). L’azienda segnala inoltre che nel corso dell’anno a causa delle restrizioni Covid-19 si sono registrate diverse variazioni sia di km sia di tipologie di servizi. Misure che non hanno inciso sulla struttura aziendale che conta su 954 dipendenti (età media di 47,7 anni), 909 dei quali con contratto a tempo indeterminato. 711 sono gli autisti, gli stessi del 2019 e dieci in più del 2018.
Per quanto concerne il nuovo Piano Industriale, reso necessario per effetto della Pandemia, Start evidenzia una forte spinta verso la digitalizzazione e un più marcato impegno per una progressiva riduzione dell’impatto ambientale. L’azienda prevede entro il 2024 il rinnovo della flotta attraverso l’acquisto 228 bus, per un investimento complessivo di 68 milioni di cui 19,2 milioni in autofinanziamento, orientandosi su mezzi con alimentazione a basso impatto ambientale.
Infine il secondo Bilancio di Sostenibilità nella storia di Start Romagna dà una fotografia di una realtà aziendale dinamica attenta all’ambiente e alla sicurezza sia dei passeggeri che del proprio personale. L’età media dei bus è di 10,76 anni (10,53 nel 2019, 11,24 nel 2018). Nel dettaglio il 2020, nel rallentamento del ringiovanimento della flotta a causa del Covid, ha visto l’acquisto di 28 nuovi bus, 20 sono stati dismessi. La quota mezzi a minore impatto ambientale (EEV – Euro 6 – ZEV) è ora del 56%.